Il 2023 è ormai alle porte e per il campione di atletica Marcell Jacobs è tempo di programmare la prossima stagione. In un’intervista rilasciata recentemente, l’uomo più veloce del mondo ha voluto fissare le date sul calendario del prossimo anno anticipando quelle che saranno le prime uscite in pista:

Esordirò a Lodz, in Polonia, o a Val de Reuil, in Francia; poi, prima degli Europei indoor di Istanbul, ci saranno altri due o tre meeting compresi gli Assoluti di Ancona, non vedo l’ora.

Tanta carica quindi in Jacobs che recentemente aveva trovato anche le parole di elogio dell’eterno Usain Bolt e che ha anche svelato di voler cambiare le proprie abitudini di allenamento:

Nella stagione all’aperto andrò a caccia di tappe di Diamond League, senza però rischiare: negli ultimi due anni a maggio mi sono infortunato, non dovrà più succedere. In generale adesso sono attento a tutti i dettagli, per esempio non mi allenerò più a torso nudo se non in estate, anche un colpo di freddo può essere fastidioso.

Atletica, Marcell Jacobs parla della staffetta nel 2023

Nei piani di Marcell Jacobs c’è anche spazio per la staffetta 4×100 che il campione italiano ha rivelato di non aver accantonato totalmente:

Io sono a disposizione, come sempre, ma sarà necessario creare delle occasioni e per ora non ho sentito nessuno, ho solo incontrato Patta e Melluzzo lo scorso settembre a Caorle. In ogni caso, l’obiettivo è replicare quanto fatto a Tokyo.

Infine, una battuta sul rivale Kerley e tutti gli altri avversari in gara:

Kerley parla tanto, ma è stato argento olimpico alle mie spalle e ha vinto i Mondiali in mia assenza, perlopiù rischiando. Marvin Bracy mi è stato davanti nelle indoor ma non oltre 30 metri, Trayvon Bromell è forte ma quando conta non sempre c’è, Christian Coleman non è più quello dei giorni migliori. Piuttosto terrei d’occhio il botswano Letsile Tebogo, primatista del mondo tra gli junior, e il giamaicano Oblique Seville, l’unico ad avermi battuto in qualche modo nel 2022, perché ero infortunato. Ora però sto bene, quando si ricomincia si è sempre senza dolor