Festival del Classico: dall’1 al 5 dicembre si terrà a Torino la quinta edizione, che sarà incentrata sul Lavoro, nelle sue declinazioni di condanna, diritto, utopia. Presieduto da Luciano Canfora e da Ugo Cardinale, il Festival del Classico si propone di indagare un tema antico, quale il pensiero sul lavoro, nei suoi sviluppi più vari, dal passato al presente, seguendo le radici antichissime delle riflessioni che hanno fatto da fondamenta alla cultura occidentale.
I testi classici, inoltre, saranno in un continuo dialogo col presente, per rendere il Festival ancor più attuale per i numerosi studenti, studiosi e accademici che prenderanno parte al progetto.
Il Festival, insomma, si rivolge ad un vasto pubblico e ha lo scopo di mostrare i bisogni della contemporaneità, grazie ai contribuiti immortali del mondo antico, che verranno rianalizzati e rivitalizzati grazie ad una prospettiva moderna, capace di evidenziare l’attualità delle grandi riflessioni del passato.
L’organizzazione del Festival
Il Festival del Classico è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori: viene organizzato con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Camera di commercio di Torino e con il patrocinio della Città di Torino e dell’Università degli Studi di Torino.
I Partner dell’iniziativa sono Lavazza Group, Reale Mutua, e-REAL by Logosnet.
Collaborano al Festival anche Lavazza Group, Reale Mutua, e-REAL by Logosnet. In collaborazione con OGR Torino, Teatro Stabile di Torino, Polo del ‘900, Accademia delle, Scienze di Torino, Club di Cultura Classica “Ezio Mancino” ONLUS, MU-CH Museo della Chimica, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Dibattito e Cittadinanza e Centro Interuniversitario di ricerca di “Studi sulla Tradizione”.
Festival del Classico: il programma
Il festival del Classico nasce come un’iniziativa fondamentale per non dimenticare l’importanza dei classici nella società odierna, una società che sempre di più insegue l’effimero. Nella necessità di recuperare le radici dell’Occidente e di preservare una cultura che ancora si presta ad essere uno strumento utile di interpretazione della storia e dell’attualità, il Festival è un momento fondamentale di condivisione e di crescita.
Di seguito, riportiamo le parole di introduzione al Festival dal sito ufficiale dell’iniziativa:
“Cosa manca al nostro tempo dell’effimero?
Forse un paradigma interpretativo, ancorato alla memoria del passato ma capace di orientare il futuro. Perché la storia non è un fluire incessante: se si trovano adeguati strumenti di lettura, noteremo l’esistenza di avvenimenti che offrono occasioni per riflettere sulla vita collettiva.
La cassetta degli attrezzi la mettono a disposizione i classici, libri che non offrono soluzioni semplificate, ma ripropongono antichi dilemmi, non presentano un’immagine unilaterale ed edulcorata dell’uomo e del mondo, ma danno da pensare.
Da questa idea nasce il Festival del Classico, lezioni, dialoghi, letture, dispute dialettiche, presentazione di libri, spettacoli teatrali, alimentati dalle parole della letteratura e della filosofia, sullo sfondo della storia.”
Gli ospiti speciali
Saranno presenti al Festival del Classico numerosi ospiti importanti, che danno vita ad un’edizione ricca di interventi e di iniziative stimolanti: Anna Bonaiuto leggerà alcuni testi sull’utopia del non lavoro e Ascanio Celestini si cimenterà nella lettura di alcuni testi contemporanei sul lavoro in fabbrica. Ancora, il sociologo Daniel Mercure discuterà con un collegamento dal Canada insieme al filosofo Giuseppe Cambiano sulla tematica del lavoro.
Non manca il tema dell’immigrazione, trattato dalla giornalista Francesca Mannocchi, da Luciano Canfora e al direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco.
Si parlerà del futuro del lavoro insieme allo storico Aldo Schiavone, all’economista Stefano Zamagni e alla giornalista del Financial Times Silvia Sciorini Borrelli.
Interverrà anche Eva Cantarella, che parlerà della descrizione del lavoro all’interno dello Scudo di Achille.
Ancora, parteciperanno molti altri ospiti, come Tiziana d’Angelo, Francesco Sirano, Gabriel Zuchtriegel, Massimo Cacciari, Christian Greco, Rita Lucarelli, Elena Loewenthal, Giorgio Ieranò e Alberto Sinigaglia.
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