Luigi Di Maio emissario speciale dell’Ue per la regione del Golfo Persico? Forse. Il nome dell’ex pentastellato e ministro degli Esteri è infatti in lizza per l’incarico europeo insieme a quello di altre tre persone: l’ex ministro degli Esteri cipriota Markos Kiprianou, un ex capo della diplomazia slovacco e l’ex commissario europeo per le Migrazioni, il greco Dimitris Avramopoulos. L’esponente di Impegno Civico – rimasto fuori dal Parlamento dopo il deludente risultato registrato alle politiche dello scorso settembre, quando aveva ottenuto lo 0,5% dei voti – potrebbe così tornare in politica dopo essere sparito per un po’.
Luigi Di Maio emissario speciale dell’Ue nel Golfo Persico?
A quasi due mesi dalle elezioni politiche che lo hanno tagliato fuori dal Parlamento e dopo aver smesso per un po’ di rilasciare dichiarazioni e farsi vedere sui social, Luigi Di Maio torna sotto i riflettori perché, secondo quanto riportato da Repubblica, il suo nome comparirebbe tra i papabili per un incarico come inviato speciale dell’Unione europea nella regione del Golfo Persico, incarico che dovrà a breve essere assegnato dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell.
Proprio lui qualche mese fa aveva presentato la nuova figura, sottolineando che si sarebbe occupata di trattare “le questioni di sicurezza in quest’area” – riferendosi, in particolare, all’Iran e allo Yemen – estremamente importanti per l’Europa, con l’obiettivo di “rafforzare le relazioni anche nei settori dell’energia e dell’assistenza internazionale”. Insieme al nome di Di Maio sarebbero stati fatti anche altri tre nomi: quello dell’ex ministro degli Esteri cipriota Markos Kiprianou, un ex capo della diplomazia slovacco e l’ex commissario europeo per le Migrazioni, il greco Dimitris Avramopoulos. Sarebbe proprio quest’ultimo a rappresentare l’avversario più temibile per l’ex ministro degli Esteri italiano, avendo ricoperto già diversi incarichi di rilievo a Bruxelles.
Secondo Repubblica, sarebbe comunque Di Maio, per ora, ad avere la meglio, grazie all’endorsement di Mario Draghi che, nelle ultime settimane del suo governo, avrebbe dato il suo benestare incontrando i rappresentati della Commissione. Ma i diversi profili dovranno ora essere valutati da Borrell, che prenderà la decisione finale sulla persona a cui affidare l’incarico. La questione non sembrerebbe per ora essere arrivata sul tavolo del Governo Meloni ma, con molta probabilità, verrà presentata nel corso del prossimo Consiglio europeo Affari Esteri in programma per lunedì e al quale parteciperà anche Antonio Tajani.
Nelle valutazioni fatte dal panel pesa, comunque, il fatto che Di Maio fu protagonista di un duro scontro con Arabia Saudita ed Emirati Arabi quando era ministro del Governo giallorosso. L’allora esecutivo Conte aveva infatti deciso di bloccare la vendita di armi italiane ai due Paesi, scatenando una reazione durissima soprattutto da parte di Abu Dhabi, che rispose con una sorta di embargo di tutti i prodotti italiani: Di Maio dovette faticare per cercare di recuperare i rapporti.
Se una decisione ufficiale non è ancora stata presa, dall’Italia si sono comunque già fatte sentire le prime critiche. Come riporta l’Adnkronos, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha dichiarato:
Apprendo con sconcerto che Luigi Di Maio sarebbe oggetto di valutazione a livello di Unione Europea per un eventuale incarico da inviato per il Golfo Persico per occuparsi di gas e di energia. Dopo aver dimostrato tanta presunzione e tanta incompetenza sarebbe davvero assurdo che le istituzioni europee utilizzassero uno come Di Maio per un incarico rilevante e delicato. Capisco che è disoccupato, ma si trovi un normale lavoro e non continui a portare all’interno di istituzioni la sua totale inadeguatezza. Personalmente riterrei da parte dell’Unione Europea l’affidamento di un incarico a Di Maio un’autentica provocazione nei confronti dell’Italia. Dopo i tanti danni fatti alle istituzioni e alla politica Di Maio invece che farsi inviare nel Golfo Persico si faccia inviare a casa e ci rimanga.