Le opere di Salvador Dalì sono in mostra da oggi, 12 novembre 2022, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, a Torino.

Fino al 19 febbraio 2023, sarà possibile visitare l’esibizione dedicata al genio, alla follia e alla creatività di uno dei più grandi artisti della storia.

La mostra evento “Salvador Dalì – The Exhibition”, è prodotta da Next Exhibition in collaborazione con The Dalì Universe e con Associazione Culturale Dreams, con il patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna e di Città Metropolitana di Torino.

Indiscusso Maestro del Surrealismo, Dalì fu un artista poliedrico, le cui opere spaziano da quadri e opere d’arte bidimensionali a lavorazioni in vetro e in bronzo.

I visitatori potranno ammirare la creatività di un artista, unico nel suo genere, attraverso i capolavori che verranno esibiti nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Proprie queste stesse opere d’arte, nel corso degli anni, sono state esposte nelle location più prestigiose del mondo e sono state apprezzate da milioni di persone.

I capolavori di Salvador Dalì esposti in mostra a Torino

La mostra di Salvator Dalì a Torino, è articolata lungo un percorso che ospiterà anche sculture di grandi dimensioni.

Nella cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, infatti, trovano spazio alcuni dei più famosi capolavori dell’artista, tra i quali, “La Danza del Tempo” (1979-1984), “La nobiltà del Tempo” (1977 – 1984), la contrapposizione tra “L’uomo con la farfalla” (1968-1984), “La donna in fiamme” (1980), “L’Elefante Spaziale” (1980) e “Il Cavaliere surrealista” (1971 – 1984).

Accanto a queste grandi sculture, che si presenteranno al pubblico con grande impatto, sono esposti anche alcune opere d’arte in vetro e cristallo, che si distinguono per le cromie e le forme. Tra questi, possono essere citati, “Ciclope” del 1968, “Chitarra” del 1971 e “Anti-Fiore” dello stesso anno.

Una volta attraversata quest’area, il percorso porterà i visitatori ad ammirare le opere realizzate in bronzo, tra i quali, “Il Violino” del 1966, le cui forme sinuose ricordano una schiena umana e i due preziosi “Caducei” del 1983, realizzati in oro 18 carati, argento e ametista.

L’intento dell’esposizione è quello di presentare un lato inedito di Salvator Dalì, non solo un pittore, ma anche uno scultore, scrittore, designer e illustratore.

Il percorso ospiterà anche le famose grafiche a colori dell’artista, tra queste, il pubblico potrà apprezzare, “Dopo dieci anni di Surrealismo” del 1974, “Il bestiario di De la Fontaine” risalente al 1974 e “Immaginazioni e Oggetti del Futuro” del 1975.