Bansky per l’Ucraina e contro Putin. Il celebre street artist britannico ha rivendicato nelle scorse ore un murales apparso sul muro di un grattacielo di Borodyanka, città pesantemente colpita dai bombardamenti russi, che si trova nella regione di Kiev. L’opera – come aveva già fatto sapere l’agenzia Union, che aveva notato il dipinto prima che l’artista decidesse di pubblicarne un’immagine sul suo profilo Instagram – raffigura una ragazza che fa una capriola sulle rovine dell’edificio, completamente distrutto.
Bansky per l’Ucraina: quella sul grattacielo potrebbe non essere l’unica opera dello street artist
Quello realizzata dallo street artist sul grattacielo potrebbe non essere l’unica opera a sostegno dell’Ucraina. Già nei giorni scorsi, infatti, erano state diffuse sul web alcune immagini scattate dal fotografo Ed Ram – e rilanciate in Italia da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani, curatori di mostre importanti dell’artista – che sembravano ricordare il suo stile. “Sembrerebbe proprio che l’artista britannico si sia recato nella zona di guerra”, aveva scritto Antonelli. E, anche se per ora non ci sono state rivendicazioni, il fatto che Bansky abbia ammesso il suo passaggio in Ucraina non farebbe che confermare l’ipotesi.
“È plausibile che ne spuntino altre nei prossimi giorni”, avevano sottolineato i due curatori. In effetti così è stato. I due lavori fotografati in Ucraina sono stati realizzati a poca distanza l’uno dall’altro, sempre nella città di Borodyanka. La prima opera rappresenta un bimbo judoka – che fa pensare all’Ucraina – che stende al tappeto un adulto, con un richiamo al leader del Cremlino Vladimir Putin che è stato sospeso da presidente onorario della federazione internazionale di judo. L’altra, a poca distanza da una strada molto trafficata, mostra due bambini su alcuni blocchi di marmo che sembrano giocare su un’altalena, che nella realtà è un cavallo di frisia, ovvero un ostacolo difensivo per impedire l’avanzata del nemico.
Del resto, non è la prima volta che lo street artist si mostrerebbe sensibile all’argomento. Per dimostrare il suo sostegno al popolo ucraino, la scorsa primavera aveva già messo all’asta la sua opera CND Soldiers con l’intenzione di donare il denaro ricavato dalla vendita (97mila euro) al finanziamento dell’ospedale pediatrico più grande di Kiev, l’Okhmatdyt Children’s Hospital. L’artwork, realizzato da Bansky nel 2005 davanti al Parlamento inglese, era stato messo in vendita sulla casa d’asta online MyArtBroker nella sezione appositamente creata A Banksy for Ucraine e mostrava due militari intenti a dipingere su un muro il simbolo della pace. Un inno di protesta contro la guerra, come indica lo stesso titolo, in cui CND sta per Campaign for Nuclear Disarmament e richiama l’organizzazione britannica fondata nel 1958 che professa il disarmo nucleare. Ora lo street artist avrebbe deciso di mostrare solidarietà al popolo ucraino recandosi direttamente sul luogo in cui la tragedia si sta consumando.