L’insedimento del governo Giorgia Meloni ha alimentato il caos migratorio. Un caos che è, tuttavia, su scala europea. Non a caso gli animi si sono scaldati e proprio l’Italia è stata protagonista di una diatriba comunitaria con la Francia. Da Parigi avevano deciso di sospendere l’accoglienza con tanto di invito, agli altri stati, a fare altrettanto da parte del del Ministro dell’Interno Gérald Darmanin. Nel mirino di Darmanini c’era l’Italia e la sua decisione – ritenuta incomprensibile – di non accogliere la Ocean Viking. L’imbarcazione con a bordo 231 migranti. Un battibecco che ha rasentato l’incidente diplomatico e su cui l’Unione Europea non è rimasta indifferente.

I funzionari di Bruxelles, infatti, stanno elaborando un piano di emergenza per risolvere le crescenti tensioni tra i paesi dell’Ue su come affrontare la gestione dei richiedenti asilo soccorsi in mare. A tal proposito, si sta pensando a convocare un vertice ad hoc, con i Ministri dell’Interno di tutti i paese membri, per discutere della questione.

Migranti: Ue pensa ad un vertice ad hoc

La Commissione Europea, infatti, ha chiesto una riunione straordinaria dei ministri degli affari interni per discutere la crisi e prendere in considerazione i prossimi passi nel piano d’azione. La riunione straordinaria dei ministri dell’interno dovrebbe essere convocata dalla Repubblica ceca, che attualmente detiene la presidenza a rotazione del Consiglio. A confermatlo è il Vicepresidente della Commissione Europea Margaritīs Schinas. In una dichiarazione riportata dall’AGI ha detto:

Non possiamo permettere a due Stati membri di combattersi in pubblico e creare un’altra mega crisi politica sulla migrazione. La Commissione sta quindi prendendo l’iniziativa di chiedere una riunione ministeriale prima del consiglio Giustizia e affari interni previsto di dicembre.

È proprio Schinas a fare riferimento alla discussione avuta tra Italia e Francia. Facendo capire che il vertice in questione:

sarebbe un momento in cui, ancora una volta, la Commissione cercherà di destreggiarsi con un piano d’azione con iniziative concrete per l’intera rotta del Mediterraneo centrale.