Terremoto isole Tonga, è allerta tsunami. Scossa registrata quest’oggi nell’isola dell’arcipelago del pacifico meridionale.

Terremoto isole Tonga, è allerta tsunami

Un potente terremoto sottomarino di magnitudo 7.3 ha colpito l’arcipelago di Tonga, nel Pacifico meridionale.
Le autorità hanno diramato un’allerta tsunami, emettendo quello che in gergo tecnico si chiama ‘tsunami advisory’, appena un gradino sotto lo ‘tsunami warning’, cioè l’allarme tsunami.
Secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), una scossa di magnitudo 7.3 è stata registrata 211 chilometri a est-sudest di Neiafu, isola di Tonga, a una profondità di 24,8 chilometri.
La protezione civile neozelandese ha fatto sapere con un tweet che sta valutando la situazione per capire se rappresenta “una minaccia di tsunami” per il Paese.
“Se si è generato uno tsunami, è improbabile che arrivi in Nuova Zelanda per almeno 2 ore”, ha aggiunto.
Paura tra gli abitanti che su Twitter documentano le lunghe code per allontanarsi dalla costa. “Attualmente ci si sposta nell’entroterra e in zone più elevate”, scrive un’utente dall’isola di Tonga documentando la situazione con un video.
A gennaio un vulcano sottomarino aveva eruttato a Tonga, provocando tre morti, ricoprendo l’isola principale con uno spesso strato di cenere vulcanica e sparando milioni di tonnellate di vapore acqueo nell’atmosfera.

Altre eruzioni sull’isola

L’ultima volta che c’era stata un’allerta tsunami era il gennaio di quest’anno dopo l’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, che aveva devastato l’arcipelago di Tonga. L’eruzione aveva innescato uno tsunami che si è spinto fino ai Caraibi e ha generato onde nell’atmosfera che hanno viaggiato per più volte attorno alla Terra.
Il governo di Tonga ha affermato che il terremoto si è verificato a una profondità di circa 20 chilometri, a poco più di 200 chilometri a est della città di Neiafu, sull’isola di Vava’u.
Già a gennaio di quest’anno il piccolo arcipelago del Sud Pacifico ha tremato in seguito a un’eruzione sottomarina da “record”, che ha causato anche tre morti.
In quell’occasione, il vulcano ha rilasciato un enorme pennacchio di cenere, gas e vapore fino a 20 chilometri nell’atmosfera, oltre ad aver creato uno tsunami che si è spinto fino ai Caraibi e che ha generato onde che hanno compiuto numerose volte il giro del mondo.

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