La piattaforma di crypto FTX è fallita e il suo amministratore delegato Sam Bankman-Fried si è dimesso. Questo è l’ultimo capitolo di una crisi che si è riverberata nel panorama della valuta digitale. La notizia arriva dopo che la piattaforma di criptovaluta più grande del mondo, Binance, aveva accettato di acquistare la sua rivale all’inizio di questa settimana. Ma poi mercoledì si è ritirata.
Presentata istanza di procedura fallimentare
Il gruppo FTX ha annunciato oggi di aver presentato istanza di procedura fallimentare secondo il Chapter 11, aggiungendo di aver avviato un “Processo ordinato per rivedere e monetizzare le attività a beneficio di tutte le parti interessate globali”.
Il chapter 11 è un meccanismo statunitense che consente a un’azienda di ristrutturare i propri debiti sotto la supervisione del tribunale pur continuando a operare.
FTX in bancarotta, il crollo delle principali crypto
Il caos finanziario di questa settimana a FTX ha visto crollare le principali criptovalute, incluso bitcoin. Quest’ultimo perde il 5,71% a 16.791 dollari, etherium cede il 5,15% a 1.252,66 dollari, XRP perde il 5,95% a 0,3734 dollari. Ricordiamo che solo il 9 novembre di un anno fa, il bitcoin sfiorava i 68.000 dollari, registrando il suo record.
Il signor Bankman-Fried ha rilasciato ieri delle scuse “sincere”, aggiungendo che FTX farà “tutto il possibile per aumentare la liquidità”. La società ha aggiunto nella sua dichiarazione di aver nominato John J. Ray come amministratore delegato con effetto immediato.
Il sollievo immediato del chapter 11 è appropriato per fornire al gruppo FTX l’opportunità di valutare la sua situazione. Le parti interessate dovrebbero capire che gli eventi sono stati in rapido movimento e il nuovo team è stato coinvolto solo di recente.
Ha dichiarato Ray.
Il dietrofront di Binance
Binance mercoledì ha revocato il suo accordo di acquisizione di FTX e ha citato i recenti resoconti della stampa sulla cattiva gestione dei fondi dei clienti e le indagini delle autorità di regolamentazione statunitensi.
Il signor Bankman-Fried, figlio dei professori della Stanford Law School e laureato all’élite del Massachusetts Institute of Technology, è stato a lungo un sostenitore di un accesso più agevole al mercato delle criptovalute per il pubblico in generale, in particolare negli Stati Uniti.