Da Kherson, in Ucraina, arrivano immagini difficili da commentare per il loro realismo: la città è stata ufficialmente liberata dal dominio russo, le cui truppe nelle scorse ore hanno abbandonato la riva sinistra della città.
Nella piazza principale del porto sul fiume Dnepr sventola in cielo la bandiera ucraina, affiancata da quella a sfondo blu dell’Unione Europea. Scene identiche sono state immortalate in altre zone della città, come ad esempio alla stazione di polizia. Liberati almeno una dozzina di villaggi attigui al capoluogo.
Ucraina, la Russia non commenta la perdita di Kherson
Dopo oltre otto mesi la città di Kherson, nella parte meridionale dell’Ucraina, è finalmente libera dal dominio delle truppe filorusse.
Nonostante la formale annessione dell’oblast (regione) tramite il referendum di fine settembre, la Russia non è riuscita a difendere la sua roccaforte al punto che Vladimir Putin ha ordinato l’evacuazione dei civili, completata proprio nei giorni scorsi. Trionfale l’ingresso in città dell’esercito ucraino delle Forze Armate, accolto da un tripudio di cori e grida che celebrano la tenacia della resistenza di Kiev.
La conferma arriva da un comunicato della direzione dell’Intelligence del ministero della Difesa ucraina, in cui si annuncia lo sgombero dell’intera area da ogni traccia russofila. Nella nota si legge anche un appello rivolto a eventuali soldati russi infiltrati sotto copertura o in borghese, con l’invito ad “arrendersi immediatamente pena la morte”. Da monitorare ciò che accadrà nei prossimi giorni sulla riva destra del Dnepr, mentre l’esercito russo ha distrutto il ponte di Antonov, collegamento tra Kherson e il lembo della regione che affaccia su Crimea e Mar Nero.
Timida la reazione del Cremlino, affidata alle parole del portavoce Dmitri Peskov: “Kherson rimane in Russia”, ha dichiarato, nonostante il ritiro delle truppe. Da capire ora come si evolverà la situazione nelle prossime settimane verso il Donbass.