Crosetto attacca Conte in diretta televisiva, o meglio lo fa nel fuorionda di un servizio andato su Striscia La Notizia. Nel corso dell’intervista che verteva sulla situazione della guerra tra Ucraina e Russia andando a riflettere su quanto appena dichiarato il Ministro della Difesa ha spiegato che avrebbe dovuto esprimere meglio un passaggio, altrimenti Giuseppe Conte avrebbe potuto avere da ridire. Proprio in quel momento è arrivato il pesante insulto.
Crosetto attacca Conte, il video con gli insulti
Fuorionda esclusivo di Striscia: il ministro Crosetto dà del deficiente a Giuseppe Conte. ECCO IL VIDEO⬇️#striscialanotizia #GuidoCrosetto #GiuseppeContehttps://t.co/jH6il7vyot
— Striscia la notizia (@Striscia) November 10, 2022
Crosetto attacca Conte, incidente istituzionale
Guido Crosetto dunque attacca durissimo il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, facendogli prima il verso e poi apostrofandolo “Ho a che fare con un deficiente”. Parole durissime che hanno trovato la dura reazione da parte dell’opposizione e che creano imbarazzo nel governo. Se è vero che si tratta di un fuori onda il Ministro della Difesa non può insultare liberamente un leader dell’opposizione.
La replica di Giuseppe Conte
Giuseppe Conte dal canto suo ha informato tramite i social network di aver ricevuto in forma privata le scuse di Guido Crosetto, che invece pubblicamente ha mantenuto il silenzio: “Accetto le scuse del Ministro Crosetto per i suoi insulti nei miei confronti andati in onda ieri sera in tv, ma veniamo a questioni più serie: perché il Governo ha deciso di escludere la voce del Parlamento su armi e guerra? Gli italiani hanno il diritto di sapere”.
La polemica sulle armi
Giuseppe Conte preferisce dunque sfilarsi dalla bagarre dialettica e concentrarsi sulla polemica degli ultimi giorni a proposito dell’invio di nuove armi in Ucraina. Il riferimento è alla bocciatura dell’ordine del giorno presentato a Montecitorio giovedì a prima firma proprio del leader pentastellato e sostenuto anche dalle forze di opposizione Verdi e Sinistra Italiana. Da sottolineare come il PD non abbia partecipato al voto per chiedere al Governo Meloni di riferire in Parlamento sulla vicenda.