Pensione a 62 anni ultime notizie. L’attuale esecutivo sta lavorando a un nuovo sistema pensionistico che eviti il ritorno della Legge Fornero, che senza interventi sarà automatico a partire dal 1° gennaio 2023.
Pensione a 62 anni ultime notizie
La soluzione meno costosa, lasciando intatto il requisito dei 41 anni di contribuzione, sarebbe quella di Quota 104 (con 63 anni d’età). L’ipotesi non è gradita ai sindacati, dai quali continua ad arrivare la richiesta di uscite con Quota 41 “secca” o, in alternativa, con 62 anni d’età.
Una strada che non richiederebbe l’impiego di eccessive risorse e non si allontanerebbe troppo dalle richieste dei sindacati potrebbe essere quella di Quota 103: 62 anni d’età con 41 di versamenti. I due requisiti richiesti da Cgil, Cisl e Uil sarebbero assorbiti, anche se in combinazione, nel nuovo canale d’uscita.
I sindacati pensano che il giusto compromesso sia quello di consentire l’uscita flessibile dal mondo del lavoro a 62 anni con un minimo contributivo pari a 20 anni, lo stesso di quello previsto per le pensioni di vecchiaia ordinarie.
Doppia quota 102
Il ventaglio di ipotesi valutate nelle ultime settimane comprenderebbe anche una “doppia Quota 102”. Si potrebbe uscire con gli attuali requisiti introdotti dall’esecutivo Draghi (64 anni d’età e 38 di contributi) o con quelli suggeriti dalla Lega sulla base del percorso immaginato dall’attuale sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon: 61 anni d’età e 41 di contribuzione
Quota 41 per tutti
“Le risorse per quota 41 potrebbero arrivare anche dalla revisione del reddito di cittadinanza” ha detto il Ministro Giorgetti. Ma queste risorse non basterebbero per una Quota 41 nella versione desiderata dalla Lega. Per questo si pensa ad una misura ponte per il 2023, per poi passare ad una vera riforma del sistema previdenziale nel 2024.
Sostanzialmente si rinnoverebbe Quota 102, ma non più con 64 anni di età e 38 di contributi in senso stretto. Bensì a partire da 61 anni con 41 di contributi rendendo più flessibile l’uscita dei lavoratori e l’accesso alla pensione anticipata.
“Realisticamente l’età – dice il ministro Calderone – può essere intorno ai 62-63 anni come ipotesi di lavoro però ci potrebbe essere un ragionamento sui 61 e quello solo per un anno in attesa di una riforma strutturale che vada anche a interessare la previdenza complementare“.