Twitch sta vivendo un periodo di forti cambiamenti in Corea del Sud e, in particolare, con un post lanciato sul proprio blog, aveva annunciato ai creator dello stato asiatico che non avrebbero più accesso alla creazione di VOD (Video On Demand). Questo includerà anche clip e highlights. Uno strumento decisamente importante, che permette agli utenti di recuperare una diretta che non si è riusciti a seguire. La questione, però, pare abbastanza complessa e coinvolge alcune leggi che potrebbero mettere a dura prova il concetto stesso di Net Neutrality nel Paese.

Come cambierà Twitch in Corea del Sud

Dal 13 dicembre 2022 gli spettatori sudcoreani non avranno più la possibilità di guardare contenuti on demand. All’inizio del 2023 sarà anche negata la possibilità agli streamer di salvarli sul proprio profilo. E’ questo, in sintesi, l’annuncio che gli utenti coreani si ritroveranno all’interno dei Termini di Servizio della piattaforma streaming.

Twitch spiega che il cambiamento avverrà per adeguarsi ai requisiti normativi della Corea. La questione è delicata: in Corea da mesi si discute in merito ad una legge in forte contrasto con il concetto di Net Neutrality.  La neutralità della rete è un principio con la finalità di non favorire o bloccare siti internet da parte degli ISP (Internet Service Provider) o dei governi. Ogni dato che transita dai nostri dispositivi non deve subire penalizzazioni. La Net Neutrality permette a qualunque utente, piattaforma o device di avere libero accesso a internet, senza alcuna restrizione. 

Il disegno di legge coreano obbligherebbe gli ISP ad addebitare una tassa a tutti i grandi siti internet. La quota aumenterebbe a seconda degli accessi fatti dagli utenti: più persone guardano un contenuto, più alta sarà la tassa.