E’ crisi diplomatica tra Roma e Parigi sulla Ocean Viking, con i francesi che dalle parole sono passati ai fatti. Dopo giorni di tensioni e accuse con i migranti in mezzo al mare senza un porto in cui sbarcare, il ministro dell’Interno Gerald Darmanin stamattina ha rotto l’impasse annunciando che la nave sarà accolta domani a Tolone ma attaccando pesantemente l’Italia. Stefania Craxi, senatore di Forza Italia e presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa, è intervenuta sul tema ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Migranti Francia

Stefania Craxi ha commentato così la situazione:

“Bisogna abbassare i toni. La politica estera non può mai essere oggetto di propaganda. La Francia ha avuto una reazione spropositata, anche per questioni interne, avendo in casa Marine Le Pen, Macron fa la voce grossa con la Meloni. L’Italia non accetta lezioni di solidarietà da nessuno. L’Italia pone un problema politico: il fenomeno non è un’emergenza, è un fenomeno epocale che richiede un approccio globale, senza un processo di sostegno e di sviluppo nell’area del sud del mondo i flussi migratori continueranno ad aumentare. Se anche il Papa chiede che l’Italia non venga lasciata sola, evidentemente un problema esiste. Dall’inizio dell’anno noi abbiamo ricevuto 90mila arrivi di migranti, avevamo un accordo di redistribuzione di 8mila, fino ad ora ne sono stati redistribuiti 117. La Francia ne ha presi 38. Di fronte a un fenomeno di tale portata non si possono prendere provvedimenti transitori e volontari. Mio padre nell’85 disse che quello dell’immigrazione e del divario tra nord e sud sarebbe stata la vera questione dei nostri tempi. Il problema lo si può affrontare regolandolo, facendo accordi con i Paesi del sud, accogliendo quei migranti economici che il nostro Paese può assorbire, altrimenti è una finta accoglienza perché li facciamo sbarcare e poi li lasciamo in mano alla criminalità organizzata o per strada, questa non è accoglienza. L’unico modo è creare sviluppo e progresso anche nel bacino meridionale del Mare Nostrum”.