Stipendio docenti rinnovo contratto. C’è accordo tra il governo e i sindacati per il rinnovo del contratto scuola 2019-21, per quanto riguarda il lato economico, per oltre un milione di lavoratori tra docenti e Ata. 

Stipendio docenti rinnovo contratto

Subito un incremento medio di 100 euro lordi entro Natale a cui si aggiungeranno gli arretrati per una media di 2000 euro ma anche di più per alcuni, che andranno ad aggiungersi allo stipendio e alla tredicesima, oltre a risorse per un successivo accordo. È l’intesa firmata per 1,2 milioni di lavoratori del comparto scuola dai sindacati e dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dopo oltre 7 ore di confronto al dicastero di Viale Trastevere per il rinnovo del contratto che attendeva la firma da 4 anni.

Le parole di Valditara

Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, si mostra soddisfatto dopo l’accordo con le organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto scuola, almeno per quanto concerne la parte economica.

Oggi è una giornata storica” dichiara il Ministro Valditara “caratterizzata anzitutto da un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali, impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi. Questo sarà sempre l’approccio che porterò avanti con chi rappresenta i lavoratori del comparto scuola”.

Con questo accordo otteniamo lo sblocco di risorse per Natale e, grazie anche alle risorse aggiuntive di 100 milioni deliberate nel decreto legge, l’implementazione di un aumento medio dello stipendio dei docenti pari immediatamente a 100 euro mensili, e a regime a quasi 120 euro mensili, incremento più consistente degli ultimi contratti” prosegue il Ministro.

Diamo così un primo segnale concreto sul tema delle retribuzioni, fondamentale per rivalorizzare e restituire autorevolezza alla figura del docente. Siamo consapevoli che si tratta di un primo passo, un primo passo atteso da tanto tempo e ottenuto in un contesto peraltro difficile a causa della crisi energetica: abbiamo voluto dare subito un chiaro segnale politico di svolta rispetto al passato. Quando ho annunciato una Grande Alleanza per la Scuola e per il Merito” conclude Valditara “non intendevo fare della retorica, ma indicare la strada che oggi iniziamo a percorrere con questo accordo: una grande collaborazione tra istituzioni, parti sociali, docenti, studenti, famiglie, ognuno nel suo ruolo, per prenderci cura di quella straordinaria comunità che è la scuola italiana”.

La reazione dei sindacati

“Finalmente si fa quello che Anief ha detto da maggio: si firma un contratto ponte. Ora il Governo deve impegnarsi a trovare ulteriori risorse in legge di bilancio”, commenta a Orizzonte Scuola Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo la firma dell’accordo per il rinnovo del contratto scuola.

“Arriviamo a questo accordo coscienti che poteva concludersi molto prima, già a metà estate considerando che la nostra proposta di realizzare un accordo ‘ponte’ era stata ufficializzata all’Aran dai primi di luglio – commenta Pacifico -, considerando le difficoltà in cui versa la finanza pubblica, quella di rimandare al prossimo anno le economie per il successivo rinnovo contrattuale era l’unica soluzione possibile. Soprattutto per evitare altre dannose perdite di tempo che avrebbero ulteriormente danneggiato quasi un milione e mezzo di docenti e Ata, che devono fare i conti con spese extra derivanti dal caro bollette e dall’inflazione a due cifre. Gli aumenti medi superiori ai cento euro e fino a 4mila euro di arretrati possono rappresentare una boccata d’ossigeno per chi negli ultimi anni ha mandato avanti sempre e comunque più di 40 mila plessi scolastici, senza avere mai un euro in più. Tutti gli altri lavoratori dei comparti pubblici, nel frattempo, si sono visti rinnovare il loro contratto. Aspettare ancora – conclude Pacifico – sarebbe stato autolesionista”.