Diego Panicucci mental coach è intervenuto nel corso della trasmissione “Prisma”, condotta da Andrea Mollas e Cinzia Santangeli su Cusano Italia Tv.

Diego Panicucci mental coach: “è anti produttivo avere comportamenti duri sugli atleti”

Alcune atlete hanno denunciato offese e insulti, discriminazioni e umiliazioni a opera dei loro allenatori, ne ha parlato il Diego Panicucci (mental coach). Avere un comportamento duro nei confronti di atleti e sportivi è efficace o anti produttivo

“Secondo me è anti produttivo. Quando succedono cose simili a questo scandalo c’è la sensazione che tutto fino a prima sia stato normale e secondo me è culturalmente sbagliato. Nel momento in cui ci sono delle imposizioni si perde la sollecitazione e lo stimolo che un atleta soprattutto professionista deve avere e deve essere alimentata e sostenuta. Questo sistema ha aiutato la fisicità, con la domanda se si possono raggiungere degli obiettivi in altri modi magari più costruttivo, che riesca a far progredire l’atleta e non solo dal punto di vista fisica ma anche mentale. In alcuni sport è così in cui il top fisico si può raggiungere sia tramite un atteggiamento e una cultura, con una profonda conoscenza del proprio corpo.”

La denuncia

Ad aprire il caso era stato, negli scorsi giorni, lo sfogo di Nina Corradini, seguito da quello di Anna Basta e da un esposto presentato dalla madre di una “farfallina” a ChangeTheGame, associazione da anni impegnata in prima linea per proteggere atlete e atleti dagli abusi nello sport. “Come vi ho creato, vi distruggo” sono le parole che, stando alla donna, l’istruttrice era solita rivolgere a sua figlia, appena 13enne, e alle sue colleghe. Un sogno, quello della ginnastica, che per molte di loro si è trasformato in un vero e proprio inferno, fatto di continue violenze psicologiche.
Comportamenti che, stando a quanto raccontato dalla donna, “non erano sporadici e coinvolgevano anche altre ragazzine, apostrofate con epiteti come ‘ippopotamo’, ‘vitello tonnato’ e ‘cinghiale’”. “Mai avrei immaginato che chi insegna sport potesse abusare del suo ruolo in modo così devastante”. Un racconto che ha acceso i riflettori sul disagio vissuto in palestra da molte ginnaste.

La testimonianza di Vanessa Ferrari

La campionessa italiana Vanessa Ferrari, attraverso i social, ha detto la sua delle denunce di violenze psicologiche da parte di alcune ginnaste:
“Non sono sorpresa, io a 19 anni fui ricoverata in una clinica per disturbi alimentari. Spiace che si verifichino ancora questi orrori, bisogna denunciare e farsi aiutare”

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