La Lazio di Maurizio Sarri batte il Monza di Palladino e sale a 30 punti in classifica. I biancocelesti ottengono tre punti fondamentali per il morale e per la classifica grazie alla rete di Luka Romero, esterno spagnolo classe 2004. Romero è al suo primo gol in Serie A, ma soprattutto è il primo classe 2004 a segnare nel massimo campionato italiano. Una rete liberatoria per la squadra di Maurizio Sarri, che nel corso del match ha dovuto subire la buona prova della squadra brianzola, che con personalità ha provato da subito a imporre il proprio gioco. Con questa vittoria la Lazio raggiunge il Milan al secondo posto in classifica, a quota 30, a -8 dal Napoli, ma soprattutto dà continuità alla vittoria dell’ultimo turno nel derby. Il Monza rimane invece a quota 13 punti, al quindicesimo posto in classifica, ma a 6 punti dalla zona retrocessione. Al termine del match, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato l’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, della sfida contro il Monza.

Lazio-Monza, le parole di Maurizio Sarri

Nel post-gara Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha analizzato la vittoria dei suoi contro un buon Monza: “A livello mentale questa era la partita più difficile. Venivamo da una partita in cui avevamo speso tante energie fisiche e mentali, infatti oggi rischiavamo. La prima mezz’ora l’abbiamo sofferta, poi per fortuna siamo venuti fuori. In questo momento della stagione la classifica non la guardiamo, vale zero. Ci da speranza il fatto che abbiamo vinto in una situazione in cui l’anno scorso non l’avremmo probabilmente fatto. Immobile? Non mi giocavo l’ultimo slot a venti minuti dalla fine. Era obbligatorio aspettare”. In seguito Sarri ha proseguito: “A livello tattico a fine primo tempo ho detto che non coprivamo la palla né il terzo e né il quinto. Cose normali. Sotto altri punti di vista ho detto che questa era una partita in cui serviva umiltà, il Monza è una squadra che palleggia e in certi momenti dovevamo accettarlo. Nel primo tempo non l’abbiamo fatto bene, poi siamo cresciuti”.

Su Luka Romero: “Non ne parlo volentieri, è un ragazzo in crescita, sta lavorando bene e sta migliorando. Adesso è un momento in cui meno se ne parla e meglio è. Non deve sentirsi giocatore perché ha fatto un gol, ma la testa ce l’ha e spero che continui così”. In seguito Sarri ha concluso: “Le potenzialità vanno espresse. Noi le abbiamo ma ancora non le abbiamo espresse al 100%. Abbiamo possibilità di salire di livello. Partita di domenica contro la Juventus? In questo momento è solo una gara importante, siamo solo alla quindicesima di campionato. La classifica è corta, con 23 partite da giocare è tutto da delinearsi, a meno che il Napoli non continui così”.

Le parole di Luka Romero

Il match winner della sfida è stato probabilmente l’uomo meno atteso: Luka Romero. Classe 2004, Romero è stato il più giovane debuttante della storia de La Liga, ma soprattutto il primo 2004 a segnare un gol in Serie A in una serata complicata per i suoi. Insomma, un predestinato. A fine gara, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dichiarando: “Un’emozione enorme fare un gol qui all’Olimpico, davanti a tutta questa gente. È importante soprattutto per i tre punti che abbiamo ottenuto e per la classifica. Abbraccio a Luis Alberto? Tutta la squadra mi consiglia sempre, per questo sono molto felice. Qui ti senti bene, Luis è un amico speciale, come Pedro, ma così come tutti. Sono davvero felicissimo. Con Sarri lavoriamo bene, dobbiamo seguirlo, vincere la prossima partita e continuare così. Il regalo per i miei 18 anni? Questo è il più bel regalo, un pensiero a mia mamma e mio fratello che sono a Maiorca”.