Il caos migratorio si sta spostando nell’arena europea. Le decisioni del governo italiano, infatti, hanno trovato il malcontento della Francia. Tra i due paesi si sono inaspriti i contatti e si sono inscenate una serie di accuse, controaccuse, e ripicche. Non aiuta la situazione interna al paese transalpino: di fatto il presidente Macron si trova in una posizione politica piuttosto delicata e deve far fronte all’attacco delle opposizioni che, sulla questione migranti, rincarano la dose. Per questo, tra le altre cose, che è arrivato lo stop agli sbarchi. Ma la Francia, nel farlo, se la prende con l’Italia: da Parigi fanno sapere l’intenzione di sospendere l’accoglienza prevista di 3.500 migranti attualmente in Italia. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, invitando “tutti gli altri partecipanti” al ricollocamento dei rifugiati in Europa, in particolare la Germania, a fare altrettanto. Il Vicepremier Matteo Salvini è intervenuto in difesa delle decisioni italiane, tutelandone la bontà ed imbeccando l’atteggiamento ostativo dei partner francesi. Le sue parole su Twitter:
Inspiegabile il nervosismo di alcuni politici francesi a fronte dell’arrivo di 234 immigrati via nave. In Italia gli sbarchi sono stati quasi 90.000 da inizio anno, e di questi la Francia ne ha accettati solo 38, l’Europa intera solo 117. A protestare dovrebbe essere l’Italia.
Inspiegabile il nervosismo di alcuni politici francesi a fronte dell’arrivo di 234 immigrati via nave.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 10, 2022
In Italia gli sbarchi sono stati quasi 90.000 da inizio anno, e di questi la Francia ne ha accettati solo 38, l’Europa intera solo 117.
A protestare dovrebbe essere l’Italia. pic.twitter.com/QsE6PwtzOx
Migranti, le accuse di Conte e delle opposizioni
Pronte le opposizioni. Così Girbaudo del Pd: “Intanto Le Pen dice no allo sbarco dei migranti di Ocean Viking in Francia. Cortocircuito cara Presidente Meloni. C’è sempre qualcuno più sovranista di te”. Della Vedova di +Europa, su Facebook, scrive: “Sui migranti e le navi delle Ong, la gestione ideologica e propagandista del governo Meloni, come era facile prevedere, sta ottenendo un risultato scontato e cioè l’isolamento politico dell’Italia dai partner europei. Il governo italiano si muove come se il nostro fosse l’unico Paese ad accogliere rifugiati e ad essere meta di migranti economici irregolari, ma non è così, come potrebbe facilmente spiegare l’amica politica della destra italiana Le Pen, che attacca Macron per lassismo sul tema”.
A rincarare la dose è il solito Giuseppe Conte. Il Presidente del Movimento 5 Stelle, però, punta il dito anche contro la Francia oltre che sul governo Meloni. In una nota riportata dall’AGI:
La vicenda dello sbarco della Ocean Viking in acque francesi e la conseguente decisione assunta dall’Eliseo nei confronti dell’Italia contribuiscono in queste ore a uno spettacolo che certamente non rende onore alla Storia di due Paesi membri fondatori della comunità europea. Da un lato il governo Meloni, non pago della figuraccia rimediata un paio di giorni fa a Catania, continua a pensare che la soluzione sul tema immigrazione risieda esclusivamente nell’allontanare dalle coste italiane le navi delle Ong concentrandosi dunque sugli effetti della spinta migratoria, senza avere coraggio di affrontarne le cause all’altro il Governo francese si esibisce in una prova muscolare del tutto fuori luogo e anche, va detto, inopportuna, tesa a tirare un colpo basso all’Italia attraverso la sospensione dell’accordo raggiunto sulla redistribuzione di 3500 rifugiati a beneficio del nostro Paese. Qual è, al momento, il risultato di questa contesa? Nessuno, nei fatti. Venti di crisi diplomatica, migranti trattati come numeri di un inventario di disperazione umana. Diciamoci però una cosa: era un epilogo facile da prevedere. Questo è quello che accade quando a prevalere sono gli sterili egoismi nazionalisti, quando la solidarietà europea viene messa al bando da chi è convinto che urlando la propria fermezza si riesca a coprire il grido di disperazione che si leva da navi e imbarcazioni di fortuna.