Il ritorno in Italia di Alessia Piperno ha scombussolato l’agenda di Giorgia Meloni, con il Consiglio dei Ministri slittato alle 19 per consentire alla premier di accogliere a Ciampino la 30enne romana liberata dall’Iran: sul tavolo il Decreto Aiuti Quater.
Come ricordato in un tweet dal presidente del Consiglio, il Decreto Aiuti Quater sblocca 9 miliardi di euro come quota iniziale. Vediamo ora quali sono le misure contenute nella bozza filtrata in questi giorni.
Decreto Aiuti Quater, tutte le misure contenute nella bozza
Il Decreto Legge Aiuti Quater sarà nuovamente incentrato sulle misure di contrasto al caro energia: questo filtrava dalla riunione informale avuta da Giorgia Meloni con i capigruppo di Fdi alla Camera e al Senato, ai quali la premier aveva chiesto pazienza prima di procedere con il programma della campagna elettorale.
Cominciamo dal Superbonus, vero e proprio tema alla base della rottura del governo Draghi e caposaldo della battaglia del Movimento 5 Stelle. Reintrodotto nel Decreto Aiuti Ter con maggiori garanzie per evitare frodi sulla cessione del credito, vedrà scendere la quota dal 110% al 90% a partire dal 2023. Tra le conferme rispetto al passato la convalida dell’agevolazione anche per i nuclei unifamiliari, ma con un tetto all’Isee pari a 15mila euro.
Altro tema che è stato oggetto di grandi discussione anche all’interno della stessa maggioranza è l’aumento del tetto al contante fino a 5mila euro (rispetto ai 10mila euro paventati all’inizio) sempre a partire dal primo gennaio 2023 (quando avrebbe invece dovuto ridursi da 2mila euro a mille). Al contempo entra un fondo di 80 milioni per consentire ai commercianti di sostenere le spese di trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.
Sul caro energia si va verso la rateizzazione delle bollette di luce e gas per le imprese con sede fiscale in Italia. Tale norma è retrodatata al 2021 e si applica ai consumi fino a marzo 2023. Okay anche alla proroga sullo sconto delle accise sui carburanti fino a fine anno.
Sono 13 i punti salienti del Dl
Completano il pacchetto composto da 13 punti salienti le seguenti misure:
La concessione sulle trivelle, argomento che ha acceso più di qualche miccia ma in generale passato abbastanza in sordina: sì alle coltivazioni “in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette” ma solo per i bacini “aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi”.
A proposito di caro energia, prorogato il contributo a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Il bonus per le imprese del settore energetico è pari al 40% della spesa sostenuta, al 30% per le altre attività.
Cresce di cinque volte, passando da 600 euro attuali ai 3.000 futuri, il limite dei premi aziendali esclusi dalla tassazione fiscale. Tali benefit, inoltre, non contribuiscono al reddito per il pagamento delle utenze domestiche di luce, acqua e gas.
Infine, ma siamo nel campo delle ipotesi, va verso la stretta il bonus per gli autotrasporti nell’ambito del caro carburante. Elemento che dovrebbe essere garantito alle “sole imprese che hanno sede legale o stabile organizzazione in Italia”.