Andrea Masiello non sarà convocato per la sfida del prossimo weekend che vedrà il suo Sudtirol affrontare il Bari. Il difensore non prenderà parte alla partita che si disputerà questo sabato al San Nicola, con fischio d’avvio alle ore 14. Il motivo è deducibile dal tormentato passato che lega Masiello al Bari. Sui social, i tifosi pugliesi si sono scatenati contro l’ex difensore biancorosso: minacce di morte, insulti e quella paura di non vivere i novanta minuti con la giusta calma hanno portato l’allenatore Pierpaolo Bisoli e la società a prendere questa decisione “estrema”. Per evitare possibili agguati al pullman della società e la pressione di una gara che per il calciatore non può essere come tutte le altre. L’astio tra la tifoseria del Bari e Masiello ha una data specifica. Il 15 maggio del 2011, infatti, Masiello fu protagonista di un rocambolesco quanto incredibile autogol durante il derby contro il Lecce, episodio che divenne poi centrale nel successivo scandalo legato al calcioscommesse. Una ferita profonda per un Bari all’epoca alla deriva, che avrebbe iniziato di li a poco il lento declino che lo porterà a ripartire tra i dilettanti.
L’episodio: l’autogol di Masiello in Bari-Lecce
L’autogol in quel Bari-Lecce del 2011 segnerà la vita di Masiello, squalificato per due anni e cinque mesi. Dopo la sanzione, il calciatore riprenderà a giocare con le maglie di Atalanta e Genoa, senza avere mai l’occasione di trovare sul proprio cammino la compagine pugliese. Dopo undici anni, si incrociano nuovamente i cammini del Bari e di Masiello. E la reazione della tifoseria pugliese è stata tutt’altro che distensiva. Quel derby di undici anni vide i giallorossi vincere per 2-0 grazie alle reti di Jeda e all’autogol di Andrea Masiello. Tempo dopo, con l’esplosione del caso calcioscommesse, fu appurato che il difensore aveva realizzato di proposito quell’autorete: “Ho sfruttato un’occasione che mi si è posta per poter cristallizzare definitivamente l’esito di sconfitta per il Bari” avrebbe poi confessato in una lettera ai pm pugliesi. Un’affermazione forte che non gli evitò il carcere, dove mise piede il 2 aprile del 2012. Una partita farsa, che porterà ad uno scossone decisivo per entrambe le compagini pugliesi. Dalle squalifiche (Masiello su tutti, protagonista di un’autorete) alla penalizzazione di cinque punti al Bari e la retrocessione del Lecce dalla B – dove sarebbe finito l’anno seguente – alla C. Non presenti, dunque, gli estremi per vivere la partita con la dovuta tranquillità. Il Sudtirol ha così deciso di evitare a Masiello il ritorno a Bari. La decisione della mancata convocazione verrà ufficializzata domani, in occasione della conferenza stampa dell’allenatore del Sudtirol Bisoli e del direttore sportivo Paolo Bianco.
Sabato si gioca Bari-Sudtirol
Masiello ha fin qui raccolto otto presenze in stagione, tutte da titolare con la maglia del Sudtirol. Dopo un avvio in salita, dovuto anche alle dimissioni dell’ex allenatore Zauli alla vigilia dell’esordio stagionale, la compagine altoatesina ha saputo superare l’effetto Serie B. Alla prima partecipazione in serie cadetta, gli uomini di Bisoli stanno sin qui disputando un’ottima stagione: nono posto in campionato (con diciannove punti conquistati in dodici partite), nove risultati utili consecutivi e zona playoff alla portata. Il Bari, quinto classificato, ha conquistato solo due punti nelle ultime quattro gare e ha visto allontanarsi la vetta nelle ultime giornate, distante ora sette lunghezze.