Migranti, è scontro tra Francia e Italia: da Parigi fanno sapere l’intenzione di sospendere l’accoglienza prevista di 3.500 migranti attualmente in Italia. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, invitando “tutti gli altri partecipanti” al ricollocamento dei rifugiati in Europa, in particolare la Germania, a fare altrettanto.

Nel mirino del governo francese c’è la scelta dell’Italia, ritenuta “incomprensibile“, di non accogliere la Ocean Viking, nave con a bordo 231 migranti che fino a pochi giorni fa si trovava al largo delle coste siciliane. Secondo Darmanin, accettare la nave e i migranti a bordo sarebbe spettato all’Italia.

La Francia deplora molto profondamente che l’Italia abbia fatto la scelta di non considerarsi come uno Stato europeo responsabile. La gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo è un problema europeo che ci colpisce tutti e richiede una risposta europea.

Il ministro ha dato un ultimatum: quella della Ocean Viking è l’ultima eccezione, come spiegato al termine del Consiglio dei ministri a Parigi.

Su richiesta del presidente della Repubblica, è a titolo eccezionale che accogliamo questa nave, tenuto conto dei 15 giorni di attesa in mare che le autorità italiane hanno fatto subire ai passeggeri.
La Francia nelle prossime ore adotterà delle misure di rafforzamento dei controlli alle nostre frontiere interne con l’Italia. È chiaro che ci saranno conseguenze estremamente gravi per le nostre relazioni bilaterali.

Migranti, scontro Francia-Italia: un terzo dei rifugiati sulla Ocean Viking andrà a Parigi, Germania pronta ad accoglierne altri

Darmanin ha riferito che un terzo delle persone a bordo della Ocean Viking verrà ricollocato in Francia, mentre la Germania si impegnerà ad accogliere un altro terzo, a patto che rispettino le condizioni per beneficiare dell’asilo o di un titolo di soggiorno.

Sulla questione è intervenuto un portavoce della Commissione Europea.

Abbiamo chiesto lo sbarco immediato dalla Ocean Viking perché sappiamo che la situazione ha raggiunto un livello critico e chiaramente c’è l’obbligo legale al salvataggio. La priorità della Commissione è che le persone siano tratte in salvo e messe al sicuro. Quello che stiamo osservando nel Mediteranno ci fa vedere che abbiamo bisogno di cooperazione fra stati europei e serve avanzare sul patto sulla migrazione: la Commissione è qui per aiutare, non vogliamo addossare la colpa a uno Stato o all’altro.