Nuova azione di protesta degli attivisti per il clima e un nuovo quadro al quale incollarsi. Stavolta è successo alla National Gallery of Australia a Canberra dove alcuni esponenti del gruppo “Stop Fossil Fuel Subsidies Australia” hanno sporcato con della vernice blu e poi incollato le proprie mani alle protezioni trasparenti delle famose serigrafie “Campbell’s Soup” di Andy Warhol, in mostra nel museo australiano. Fonti della National Gallery hanno riferito che le stampe non sono state danneggiate.
Attivisti per il clima tentano di danneggiare la Campbell’s Soup
Questa settimana due attivisti del clima hanno scarabocchiato inchiostro blu su una serie di serigrafie di Andy Warhol alla National Gallery of Australia a Canberra, in Australia, per sensibilizzare sui sussidi ai combustibili fossili del Paese.
Immagini e video della protesta pubblicati sui social mostrano i due attivisti che cercano anche di incollare le mani sulla famosa serie di stampe intitolata Campbell’s Soup I, che è incorniciata e sotto vetro.
Un comunicato stampa di Stop Fossil Fuels Subsidies, che fa parte di A22 Network, una coalizione di organizzazioni di resistenza civile, ha affermato che la protesta mirava a porre fine al sostegno finanziario del governo australiano a industrie come il gas naturale e il carbone. L’Australia è il più grande esportatore mondiale di carbone e il 71% della sua elettricità nel 2021 proveniva da combustibili fossili.
Chi sono le attiviste protagoniste di questa protesta?
Una delle attiviste della protesta di Canberra è stata identificata in un comunicato stampa come una madre di tre figli di nome Bonnie Cassen. Ha detto che Andy Warhol ha rappresentato il consumismo impazzito nella sua iconica serie di stampe.
Le famiglie devono scegliere tra medicine e cibo per i propri figli, mentre le compagnie di combustibili fossili restituiscono profitti record. Eppure il nostro governo offre 22.000 dollari al minuto in sussidi all’industria dei combustibili fossili.
Ha detto mentre si applicava la colla sul palmo della mano.
Gli ultimi attacchi degli attivisti
La protesta segue azioni simili da parte di attivisti del cambiamento climatico nelle principali gallerie e musei nelle città di tutta Europa. Gli attivisti hanno lanciato liquidi o incollato le mani sul vetro o sulle cornici di opere iconiche come La ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer, I girasoli di Van Gogh, Le meule di Claude Monet e i dipinti di Francisco Goya La maja vestita e La maja nuda. Video e dichiarazioni su quelle proteste hanno spiegato che l’intenzione non è quella di danneggiare i dipinti e le sculture, ma solo di evidenziare la mancanza di un’azione del governo contro le cause dell’aggravarsi dei disastri climatici. Le proteste per il clima sono iniziate alla fine di giugno, con la maggior parte delle azioni commesse dal gruppo britannico di attivismo per il clima Just Stop Oil.