Primo voto della XIX legislatura. Camera e Senato hanno approvato lo scostamento di bilancio e la Nadef (Nota di aggiornamento al Def). Si tratta del primo provvedimento che il governo guidato da Giorgia Meloni ha sottoposto all’esame del Parlamento. Una prima volta tutto sommato positiva per il governo che ha ottenuto un largo consenso, in ambedue i rami, sulle due questioni. Anche le opposizioni, nonostante qualche perplessità, hanno – nella maggior parte – votato favorevolmente.
Lo scostamento, al Senato, ha incassato 183 voti favorevoli, 4 contrari e 5 astenuti. I voti contrari sono arrivati dai senatori di Sinistra e Verdi. Astenuti i rappresentanti delle Autonomie e il senatore a vita Mario Monti. Alla Camera i voti a favore sono stati 357 e 12 i contrari da parte dei deputati di Sinistra e Verdi. La Nadef a palazzo Madama ha ottenuto 111 voti favorevoli, 69 contrari e 13 astenuti (Autonomie e Monti). A Montecitorio i voti a favore sono stati 218, i contrari 129 e 23 gli astenuti.
Prima del voto in aula è stato sentito, dalle commissioni speciali di Camera e Senato, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Costui ha confermato che la linea del governo, sull’economia, è quella del realismo. La quale:
comporta un attento monitoraggio dell’evoluzione complessiva del quadro nazionale e internazionale, che consente di intervenire tempestivamente laddove ve ne fosse la necessità per fronteggiare i possibili rischi di recessione che potrebbero toccare anche l’Italia. viene confermato un orientamento di politica fiscale selettivo, con priorità ben definite in un quadro di prudenza volto a favorire la discesa del debito, che dipenderà anzitutto da una crescita economica più sostenuta, obiettivo dell’azione del governo anche attraverso lo strumento del Pnrr.
Voto scostamento e Nadef: le perplessità delle opposizioni
A destare maggiori perplessità è la Nadef. Lo è almeno per il Pd che ha massicciamente votato in maniera negativa, dando invece l’ok allo scostamento. Lapalissiana, in questo senso, la Capogruppo Malpezzi:
Abbiamo votato sì alla variazione di bilancio per aiutare famiglie e imprese in questa fase difficile, ma diciamo no a una Nadef carente, senza prospettive e priorità che non chiarisce quali saranno le scelte di politica economica del governo
L’economista Carlo Cottarelli, sempre dal Pd, spiega:
La Nadef è largamente incompleta. Non dice, infatti, quasi nulla sulle politiche di spesa nel prossimo triennio. Il tema viene affrontato in termini generici, un’interpretazione riduttiva, con omissioni rilevanti su fronti importanti come quello della crescita e l’uguaglianza
Per Luana Zanella dell’alleanza Verdi SI – che hanno votato negativamente anche allo scostamento – si tratta di una Nadef inadeguata, che ignora l’emergenza energetica. Per il Movimento 5 stelle governo e maggioranza stanno affrontando la tempesta “Con qualche pannicello caldo”, scandisce in Aula la vicecapogruppo pentastellata Alessandra Maiorino.
Decisamente più clemente il Terzo Polo. Carlo Calenda, leader della federazione, funge da voce fuori dal coro delle opposizioni:
Siamo rimasti positivamente sorpresi dall’equilibrio della Nota di aggiornamento presentata che, di fatto, conferma un orientamento di estrema attenzione ai conti pubblici da un lato e soprattutto il fatto che tutte le risorse in più che noi abbiamo lungamente chiesto vanno sulle bollette. Non si fa menzione di cose stravaganti: pensioni, flat tax ecc… Quindi per ora ci sembra di poter dare, con sospensione del giudizio, un segnale che apprezza il fatto che il governo ha tenuto una linea forse più draghiana di Draghi. Speriamo che non venga stravolta nella legge di Bilancio
La maggioranza esulta
Contentezza invece nella maggioranza. Così il leghista, sottosegretario, Claudio Durigon: “Dedicare il primo voto della XIX legislatura alla creazione di spazi di bilancio per aiutare famiglie e imprese è una iniziativa significativa che evidenzia gli intenti di questa maggioranza”. Fa eco Ylenja Lucaselli di Fratelli d’Italia: “Il coraggio di questa Nadef è mettere in sicurezza l’Italia e gli italiani. Il coraggio è quello di razionalizzare la spesa e tornare a parlare di investimenti”. Giudizio netto anche da Forza Italia, come dichirato da Licia Lonzulli:
Cominciamo a gettare le fondamenta dell’Italia che vogliamo, compiamo il primo passo per permettere ai cittadini di guardare con maggiore fiducia e speranza nei prossimi mesi. Apprezziamo il senso di responsabilità, serietà e prudenza del governo nelle stime di bilancio”. Tuttavia, incalza, “dobbiamo anche permettere all’Italia di ripartire. E per farlo, questo governo non può limitarsi alla gestione delle emergenze, perché dovrà avere una visione strategica di medio-lungo periodo. In una parola, c’è bisogno di coraggio, a partire dalla riduzione delle tasse.