Il ministero della Difesa russo ha ordinato il ritiro delle truppe dalla città di Kherson. Lo ha riferito Serghei Surovikin, comandante delle operazioni russe in Ucraina.

Il contingente di Mosca verrà ora spostato a Est, sulla riva sinistra del fiume Dnepr, dove verranno allestite nuove postazioni difensive su proposta di Surovikin accolta dal ministro della Difesa, Serghei Shoigu.

“Proceda al ritiro dei soldati”, ha ordinato Shoigu, ripreso dalle telecamere, a Surovikin, che ha parlato di una decisione “per nulla facile” ma necessaria alla luce del “rischio di un totale isolamento delle truppe russe sulla sponda destra del fiume Dnepr”, a Ovest. Il generale ha di nuovo accusato le forze di Kiev di voler sferrare un attacco missilistico alla diga di Nova Kakhovka per allagare l’area circostante.

Ucraina, ritirata russa. Da Kiev nessuna conferma

Surovikin ha affermato che la popolazione di Kherson e delle aree circostanti non è più in grado di ricevere regolari approvvigionamenti perché “le forze armate ucraine aprono un fuoco indiscriminato sulla città“.

Stiamo resistendo con successo a tutti i tentativi delle forze armate ucraine di attaccare nel settore di Kherson“, ha concluso il comandante, affermando che Kiev sta soffrendo perdite superiori di “7 o 8 volte” a quelle di Mosca.

È morto in un incidente stradale Kyrill Stremousov, vicegovernatore dell’amministrazione regionale installata dagli occupanti russi a Kherson. Lo hanno confermato all’agenzia Tass le autorità locali.

Non sono ancora noti dettagli sulle circostanze della morte del funzionario. Secondo WarGonzo, uno dei blogger filorussi più seguiti su Telegram, l’incidente costato la vita a Stremousov è avvenuto nei pressi della città di Henichesk. A riferire questa è informazione a WarGonzo sarebbe stato l’autista del vicegovernatore.

Dalla Ue 18 miliardi in cambio di riforme

La Commissione europea ha proposto un pacchetto di prestiti all’Ucraina per un ammontare fino a 18 miliardi di euro da erogare nel 2023. Il sostegno al Paese in guerra “avverrà sotto forma di prestiti altamente agevolati”, ha precisato la Commissione, offrendo “un’assistenza finanziaria stabile, regolare e prevedibile, con una media di 1,5 miliardi di euro al mese”.

La somma “contribuirà a coprire una parte significativa del fabbisogno di finanziamento a breve termine dell‘Ucraina per il 2023, che le autorità ucraine e il Fondo monetario internazionale stimano dai 3 ai 4 miliardi di euro per mese”. Per questo la Commissione si augura che tale sostegno “venga accompagnato da sforzi simili da parte di altri importanti donatori al fine di coprire tutte le esigenze di finanziamento dell’Ucraina per il 2023