Pinocchio, il film in stop motion di Netflix diretto da Guillermo del Toro si mostra nel trailer ufficiale.
Pinocchio di Guillermo del Toro, ecco le immagini del trailer ufficiale!
Finalmente è possibile ammirare le immagini del Pinocchio diretto per Netflix da Guillermo del Toro. Il trailer ufficiale è stato, infatti, diffuso in rete e potete vederlo qui sotto.
La pellicola di del Toro arriverà su Netflix il prossimo 9 dicembre, anticipato da un’uscita in alcune sale cinematografiche a partire dal 4 dicembre. Si tratta del secondo adattamento del classico scritto da Carlo Collodi nel 1883 arrivato quest’anno, dopo quello in live action firmato da Robert Zemeckis e uscito a settembre.
Pinocchio, un cast di doppiatori ricco di star per il film di del Toro
Per dar voce ai personaggi conosciuti in tutto il mondo della favola di Collodi, del Toro ha scelto un cast di doppiatori nel quale figurano alcuni degli interpreti più importanti di Hollywood.
Ewan McGregor − tornato recentemente a vestire i panni del Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi nell’omonima miniserie di Star Wars − vestirà i panni del Grillo Parlante, David Bradley sarà Geppetto, mentre l’esordiente Gregory Mann presterà la voce a Pinocchio. A questi si vanno ad aggiunger Finn Wolfhard (Stranger Things), la vincitrice dell’Oscar Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson, insieme ai due premi Oscar Christoph Waltz e Tilda Swinton.
La trama di Pinocchio, ambientato nell’Italia del periodo fascista
Guillermo del Toro − che condivide la regia con Mark Gustafson, già regista delle animazioni per Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson − ha deciso di prendersi un’importante libertà rispetto alla fiaba originale, spostando l’ambientazione del film dal mondo immaginario creato da Collodi, all’Italia tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale che vede l’ascesa del fascismo. Una scelta precisa, che del Toro ha motivato con un suo preciso punto di vista sul personaggio e su cosa simboleggia ai suoi occhi.
“Ho deciso di ambientare la storia in un contesto nel quale i cittadini si comportano quasi come dei burattini obbedienti. Questo perché ho sempre ritenuto che il libro, pur essendo pieno di grandi invenzioni, raccontasse un modello di obbedienza ai genitori che finisce con l’addomesticare lo spirito dell’infanzia. Questo film, invece, parla di trovare se stessi e il proprio posto nel mondo, non obbedire ai comandamenti che vengono imposti ma chiedersi se essi siano giusti oppure no, perché l’obbedienza cieca non è mai una virtù. La virtù di Pinocchio è la disobbedienza. In un periodo in cui tutti si comportano come pupazzi, lui non lo fa. Il mio obiettivo non era raccontare di nuovo quella storia, ma raccontare cosa essa rappresenta per me e per la mia visione del mondo”.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.