Antonino Cannavacciuolo ha ottenuto tre stelle Michelin.
Il suo ristorante, “Villa Crespi” ad Orta San Giulio, in Piemonte, è diventato il dodicesimo in Italia a detenere questo titolo.
Questo importante riconoscimento, è stato conferito allo chef di Vico Equense nel pomeriggio di ieri, martedì 8 novembre 2022, durante la nuova edizione della “Guida Michelin Italia 2023” che si è tenuta in Franciacorta.
Grande soddisfazione e motivo di orgoglio per tutta la Campania, i cui sapori vengono sempre portati nei piatti di Antonino Cannavacciuolo.
Lo chef Antonino Cannavacciuolo conquista tre stelle Michelin
La 68esima edizione della celebre premiazione della Guida Michelin, ha conferito diverse stelle ad alcuni dei ristoranti migliori d’Italia.
In particolare, durante l’evento del 8 novembre in Franciacorta, sono stati proclamati 33 nuovi stellati e 19 stelle verdi, il riconoscimento assegnato alle cucine con buone pratiche sostenibili.
Tra i premiati, spicca Antonino Cannavacciuolo, lo chef di origine campana, conosciuto anche per alcune note trasmissioni televisive di cui è stato protagonista.
Per Antonino Cannavacciuolo, la giornata di ieri ha segnato uno dei momenti più importanti della sua carriera.
Durante la presentazione della Guida Michelin Italia 2023, sul palco è arrivata la conferma che tutti gli 11 ristoranti con 3 Stelle sono stati riconfermati.
Inaspettatamente, a conclusione dell’evento di premiazione, è arrivata la notizia più attesa quando sul ledwall è apparso il nome di Antonino Cannavacciuolo e del suo ristorante, accompagnato dal simbolo delle 3 Stelle Michelin.
A quel punto, lo chef napoletano non è riuscito a contenere l’emozione per aver conquistato la terza stella e si è commosso, lasciandosi andare alle lacrime.
Lo chef più popolare d’Italia, entra così nella selezionata lista dei ristoranti che hanno il più alto livello qualitativo di tutto il Paese.
La commozione dello chef
Nonostante i rumors sulla sua possibile premiazione si rincorressero già dalla mattinata di ieri, la conferma è arrivata solo a conclusione di questo importante appuntamento, quando ormai sembrava essere tutto finito.
Dopo l’annuncio, ancora visibilmente emozionato, Cannavacciuolo è salito sul palco e, ha voluto ringraziare tutti coloro che lavorano al suo fianco e che hanno contribuito al successo di Villa Crespi e degli altri suoi ristoranti.
Ecco le parole dello chef:
“Villa Crespi è una mamma per tutti gli altri ragazzi che vogliono crescere”.
Poi, Cannavacciuolo ha rivolto un pensiero alla moglie, con cui, proprio ieri, 8 novembre, avrebbe dovuto festeggiare l’anniversario di matrimonio:
“È un momento magico. Oggi è anche l’anniversario del mio matrimonio e mia moglie mi ha perdonato per questo festeggiamento a distanza”.
Ad “Ansa”, Cannavacciuolo ha dichiarato:
“Ogni volta che prendo un riconoscimento Michelin succede qualcosa di bello in famiglia: stavolta coincide con l’anniversario del mio matrimonio e con le nozze d’oro dei miei genitori e dei miei suoceri. Sono emozionato”.
In conclusione del suo discorso di ringraziamento, lo chef di Villa Crespi, ha annunciato che molto presto ci saranno anche delle nuove aperture, dicendo:
“Il nostro è un progetto partito 20 anni fa e questa enorme nuova emozione è la benzina per andare avanti”.
Poco dopo, durante un’intervista a “La Repubblica”, il famoso chef napoletano, ha spiegato qual è il segreto del suo successo, svelando:
“La sincerità, la professionalità, e l’amore per il proprio lavoro. E pure una grandissima dose di rinunce”.
E poi, ha concluso, spiegando cosa significa per lui questo traguardo:
“È bellissimo, certe cose puoi anche immaginarle, ma poi quando succede crolla tutto: è pazzesco. Questa è la stella della famiglia, dei ragazzi, è quella per mio papà, per mio suocero: vederli piangere di gioia a ottant’anni è stata un’emozione indescrivibile. Io sinceramente ci ho sperato dal primo giorno che ho messo piede in Villa. E questo dovrebbe far capire quanto impegno, studio, sacrifici, rinunce ci sono stati dietro a un risultato simile. Alla fine la strada per il successo richiede tanta fatica: io ho dato la vita a questa cosa”.