The Crown 5 recensione non può che partire dal presupposto che ci trovavamo dinanzi probabilmente alla sfida più difficile per Peter Morgan. Romanzare le prime quattro stagioni è stato più agevole per gli sceneggiatori, anche perché le luci sulla famiglia Windsor erano ben superiori rispetto alle ombre. Ora però con la quinta stagione si entra a scavare nel torbido, nei tradimenti e nella crisi dinastica aperta dalla ferita di Lady Diana che ha rischiato di inghiottire con sé tutta la famiglia reale.

The Crown 5 recensione, commovente ma non basta

The Crown 5 può sicuramente essere etichettata come commovente, ma la narrazione riesce solo a metà o almeno la storia decolla solo quando entra in scena Elizabeth Debicki. La sua Lady Diana, così come era stato per Emma Corrin, è più che una interpretazione quasi una reincarnazione della principessa triste e non può che raccogliere il plauso unanime della critrica L’attrice scelta sembra essere nata per interpretarla e nel confronto diretto ridimensiona completamente il Carlo di Dominic West, non solo nell’affetto del pubblico ormai completamente schierato contro il neo Re, ma anche nei dialoghi tra i due ,dove è lei che conduce il discorso.

The Crown 5 recensione, promossa Imelda Staunton

Un altro dei punti nevralgici di The Crown 5 era rappresentato dal cambio di cast per la Regina Elisabetta II, l’amatissima monarca recentemente scomparsa. Gli affezionati della saga reale non mancheranno di criticare gli outfit della regina, magistrale interpretazione della Staunton, ma i colori scelti sui toni scuri la rendono fin troppo vecchia anche se la sua sagacia forza è saggezza restano enormi e non ne rispecchiano lo stile.

La grande sorpresa in positivo

Riuscitissimo il personaggio di John Mayor, il primo ministro a cui presta il volto Jonny Lee Miller, assoluto protagonista della scena politica e addirittura mediatore nel divorzio del secolo. Il suo ruolo in un momento delicatissimo per la monarchia trova piena riconoscenza nella scrittura di Peter Morgan, nonostante sia stato uno dei più critici in vista dell’uscita della serie. Riuscitissima come abbiamo sottolineato anche Diana, ancora più sola ,sofferente, introversa, abbandonata, delusa, anche se la famosa intervista del “matrimonio affollato” è stata proposta in un modo pasticciato e lontano dalla fedeltà che avrebbe meritato.

Deludono il Principe Filippo e Carlo

Riuscito a metà il principe Filippo di Jonathan Pryce, attore straordinario e le cui colpe sono praticamente nulle rispetto alla scrittura che gli è stata dedicata in questi nuovi episodi dove si da ben troppo risalto agli impegni extra-familiari. Non è riuscito Carlo, perché se da una parte Dominic West riesce a rendere convincente l’attesa quasi infantile dell’eterno erede al trono, destinato a diventare re, dall’altra a volte è melenso nei toni e negli atteggiamenti scomparendo anche nel confronto attoriale con la collega Elizabeth Debicki. Questa quinta stagione ambientata in epoca recentissima ci lascia perplessi solo perché conosciamo bene i fatti o perché in attesa della sesta siamo già convinti di sapere come andava a finire. Ultima chiosa sul giovane William, davvero ” abbandonato” come nella realtà dall’augusto padre e considerato troppo “amico” da Diana.

The Crown 5 è arrivato su Netflix e ora tutta l’attesa è per l’ultimo atto che potrebbe arrivare già nel 2024 e che potrebbe mettere ancor di più in ombra la dinastia più amata dai britannici.