Aveva appena finito di giocare a calcetto e, una volta tornato a casa, nel quartiere di Japigia, a Bari, dopo essersi lavato sarebbe rimasto folgorato dal phon mentre si asciugava i capelli. È morto così, Leonardo Schingaro, all’età di 31 anni. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma tutti i tentativi di rianimare il ragazzo sono stati vani. Ora, mentre tanti sui social lo ricordano, gli inquirenti hanno avviato tutti i rilievi del caso, disponendo anche delle indagini sull’impianto elettrico per accertare eventuali guasti o malfunzionamenti.
Ragazzo folgorato dal phon è morto all’età di 31 anni
È stato trovato, senza vita, la sera del 7 novembre scorso, il corpo di Leonardo Schingaro, il ragazzo folgorato dal phon e morto a Bari mentre si asciugava i capelli a soli 31 anni. Ad ucciderlo sarebbe stata una scarica elettrica, anche se le dinamiche dell’incidente sono ancora in corso di accertamento da parte delle autorità competenti, che hanno anche disposto delle indagini sull’impianto elettrico dell’abitazione del giovane, nel quartiere di Japigia, per capire se ci siano stati guasti o malfunzionamenti e sull’interruttore salvavita, il dispositivo di sicurezza che interrompe il flusso di energia elettrica quando si verificano cortocircuiti, sovraccarichi o dispersioni di corrente, proprio per salvaguardare la salute degli inquilini.
Nel caso di Leonardo non ha funzionato e il ragazzo, appena tornato da una partita di calcetto con gli amici, è morto mentre si asciugava i capelli, dopo essersi lavato. Un gesto quotidiano, che pure gli è stato fatale, tanto da rendere vani i tentativi dei sanitari del 118 – giunti immediatamente sul posto – di rianimarlo. Il giovane, che gestiva un negozio di spedizioni in viale dell’Unità, era molto popolare a Bari e sono in tanti, ora, a ricordarlo sui social, in attesa di salutarlo per un’ultima volta.
“Sono sconvolta, è inspiegabile, quello che è successo ci sembra assurdo – ha raccontato Grazia Romito, tra i tanti amici di Leonardo, a Repubblica -. Lo conosco da quasi 10 anni: era un ragazzo fantastico, una persona piena di vita e simpatica“. Leonardo, per i più “Leo”, aveva frequentato l’Istituto areonautico JacopoCalò Carducci nell’Euclide di Bari. “L’ho conosciuto quando faceva l’animatore nei villaggi turistici, aveva tra i 24 e i 25 anni – ha proseguito Grazia -. Da qualche anno gestiva anche una propria società di trasporti e di logistica sempre a Bari”. “Amava la vita e il calcio”, ricorda la ragazza. L’Inter, in particolare, la sua squadra del cuore, tanto che tra le ultime foto caricate sui social ce n’è una scattata a Monaco di Baviera, dove i neroazzurri hanno affrontato il Bayern in Champions League.
Ma amava anche giocare, “gli piaceva essere alla moda”, e “organizzava eventi e feste”, sempre col sorriso sulla bocca. “Con il suo umore travolgente rusciva sempre a strappare una risata – ha scritto Alessia, un’altra amica -. Tutti dovremmo pensare a come e quanto siamo fortunati e non lo sappiamo e dovremmo apprezzare e vivere ogni giorno al meglio. Alla fine il mal umore e i sentimenti negativi non servono a nulla, se poi il destino decide la fine di ognuno di noi. Continua a far casino da lassù come solo tu sai fare, amico mio, noi ci alimenteremo e manterremo vivo il tuo ricordo ripensando a tutti i momenti belli condivisi”. “Sei così, travolgente entri prepotentemente nella vita delle persone con la tua genuinità – gli ha fatto eco Silvana -, neanche in punta di piedi, anzi, rumoroso, per lasciare il segno. E così ci lasci con un vuoto immenso”. I funerali saranno celebrati oggi alle 16.30 nella parrocchia San Luca del quartiere Japigia di Bari.