Musei gratis in Italia: per il neoministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano “le domeniche gratuite vanno mantenute”; la proposta è anche quella di pensare ad altri momenti di gratuità in occasione delle giornate storiche come il 2 giugno. La questione è stata chiarita dal politico nel corso di una visita al Museo archeologico di Tarquinia dopo la sua prima domenica gratuita nei musei italiani che, come ha confermato, “è andata bene” e in seguito alle polemiche che negli scorsi giorni avevano toccato il mondo museale.
Era stato lo stesso ministro, infatti, a parlare della necessità di adeguare il tariffario museale italiano – ritenuto “troppo generoso” – ai livelli europei, generalmente più alti, incontrando le critiche di Vittorio Sgarbi, sottosegretario del medesimo dicastero, convinto dell’importanza della gratuità dell’accesso agli spazi culturali. “I musei devono essere per i cittadini come le biblioteche, dove uno entra, prende un libro, ma non è che paga”, aveva dichiarato, parlando di “un fatto democratico”. Il riferimento era, in particolare, ai cittadini residenti che, secondo Sgarbi, avrebbero il diritto di non pagare l’accesso ai musei che si trovano nella città in cui vivono.
Musei gratis in Italia, la proposta del ministro Sangiuliano: non più solo la prima domenica del mese
Ora, con la sua proposta di mantenere aperti, ad accesso gratuito, i musei non solo la prima domenica del mese, ma anche in occasione di particolari ricorrenze storiche, Sangiuliano sembra aver accontentato, in parte, le richieste di Sgarbi. “Le domeniche gratuite vanno mantenute – ha ribadito negli scorsi giorni -, anzi, possiamo pensare anche ad altri momenti di gratuità per giornate storiche, come il 2 giugno o il 4 novembre o ad altre date storiche della nostra Nazione”.
Ma il neoministro è tornato anche sul tema nodale dei direttori museali: “Direttori dei musei solo italiani? L’unico discrimine è la bravura, poi il direttore può venire da ovunque – ha dichiarato ai microfoni di Radio Capital -. Certo, mi sorprende che i direttori dei maggiori musei siano in gran parte stranieri in un paese che ha delle ottime facoltà in questo settore. Produciamo ottimi laureati in ambito culturale. Non si capisce perché serva cercare oltre. Questo a monte del fatto che il tema nazionalità non mi appartiene, ma servirebbe reciprocità: vorrei vedere un italiano alla direzione del Louvre, per esempio. Ho avuto il piacere di conoscere il direttore di Pompei che è veramente competente, così come il direttore del Mann, o la direttrice della Galleria Borghese”. Ovvero rispettivamente Gabriel Zuchtriegel, Paolo Giulierini e Francesca Cappelletti.
Sulla protesta degli attivisti di Ultima Generazione che ha coinvolto il dipinto di Van Gogh a Palazzo Bonaparte il neoministro è critico
Sangiuliano ha anche detto la sua sulla protesta che, qualche giorno fa, sulla scia di quanto sta accadendo in tutta Europa, ha visto gli attivisti per l’ambiente di Ultima Generazione lanciare della zuppa di piselli su un dipinto di Van Gogh, “Il seminatore al tramonto”, esposto a Palazzo Bonaparte. Un’azione che non avrebbe danneggiato il quadro, protetto da una pellicola in vetro, ma condiserata di estrema gravità. Si tratta, per il neoministro, di “atti di vandalismo assolutamente deprecabili che tra l’altro vanno contro anche quelle che sono le loro presunte finalità, perché nel concetto di natura da preservare noi dobbiamo ricomprendere quelle opere che sono frutto dell’ingegno dell’umanità”. L’attacco ambientalista al quadro sarebbe, in questo senso, controproducente alle stesse finalità del movimento ambientalista. “Nella natura ci sono mari, fiumi, laghi, boschi, montagne. Ma noi nella natura dobbiamo comprendere anche la Basilica di San Marco, San Pietro, tutto quello che è frutto dell’ingegno umano. Senza contare poi che il quadro di Van Gogh che è stato sporcato l’altro giorno, Il seminatore, è un inno alla natura e alla tutela dell’ambiente: chi attacca un quadro come questo attacca la natura e l’ambiente. I protagonisti di queste azioni – ha concluso- sono nemici giurati dell’ambiente”.