Terremoto Ancona 1972. Sono passati 50 anni dalla scossa del 14 giugno 1972, la più forte della lunghissima sequenza da oltre 500 scosse che sconvolse la città.

Terremoto Ancona 1972

Dalla prima scossa del settimo grado della scala Mercalli (usata allora come sistema di misurazione) alle ore 21:15 del 25 gennaio del ’72, a quelle che seguirono martoriando la città per 11 mesi, tra cui la più forte (dieci gradi Mercalli) il 14 giugno. In quel giorno di fine primavera il sisma fu di magnitudo 4,7 e, appena due ore più tardi, ne sarebbe arrivata un’altra da 4,4. Quella sera agli anconetani sembrò che l’incubo non dovesse finire mai. Invece quell’evento segnò la fine della sequenza. Seppure nessun cittadino morì a causa dei crolli, i danni agli edifici furono ingenti e diffusi e gli sfollati furono circa 30mila.

Dopo il 14 giugno, ben 30mila cittadini si rifugiarono in 1.453 tende montate in 56 punti della città. Almeno 600 persone trovarono alloggio negli autobus parcheggiati nelle piazze, 1.500 nei vagoni ferroviari fermi alla stazione, 1.000 nelle palestre delle scuole agibili, ed altri nel traghetto Tiziano ancorato in porto. Dal 15 al 30 giugno furono inoltre distribuiti almeno 200mila pasti caldi e 15mila pacchi con cibi freddi. Toccò al Comune di Ancona, guidato dal sindaco Alfredo Trifogli, organizzare la macchina dei soccorsi.

Terremoto oggi Marche

Un terremoto di magnitudo 5.7 è stato registrato nelle Marche, al largo della costa di Pesaro. La scossa è stata seguita da altre due di magnitudo inferiore (3.1 e 3.4). La scossa di terremoto è stata talmente forte da essere avvertita anche a Roma, nelle altre Regioni del Centro Italia, in Veneto e in Trentino-Alto Adige. Dalle prime verifiche effettuate dai vigili del fuoco e dalla protezione civile non risultano danni a persone e cose. Sono comunque arrivate tantissime segnalazioni ai vigili del fuoco di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni dopo le forti scosse di terremoto che si sono susseguite a partire dalle 07:07. Il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale nei pressi di Ancona, sulla Linea adriatica, per sospetti danni ai binari e per svolgere verifiche. Al Vvf arrivate anche segnalazioni di ascensori bloccati e caduta di calcinacci. Molte scuole della Regione hanno deciso di restare chiuse.

L’epicentro è stato individuato nelle Marche, nella zona di Pesaro, una decina di chilometri al largo del litorale, e ha avuto una magnitudo di 5,7/5.9.

Alla prima, sono seguite altre scosse di intensità minore, tra i 2.4 e i 3.6 di magnitudo: l’Ingv ne segnala una alle 7.12, una alle 7.15, un alle 7,16, una alle 7.19, una alle 7.23, 7.26, 7.29, 7.32 e 7.35.