C’è chi tocca finalmente il suolo italiano e chi invece è ancora in mare, diretto però verso la Francia. Si definiscono i destini dei migranti salvati dalle Ong. Una soluzione che il filosofo Massimo Cacciari ha commentato i microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Migranti, Cacciari: “Continua gestione emergenziale”

Cacciari ha sottolineato come non sia cambiato nulla nella gestione dei flussi migratori:

“E’ una gestione sempre emergenziale e a tamponi di una grande crisi che l’Europa non riesce ad affrontare con una visione strategica di lungo periodo. E’ evidente che non si possano rimandare in mare dei naufraghi, prima o poi dovranno sbarcare. I riflettori vanno a finire lì come prima del covid, poi il covid ha fatto sparire dai notiziari questa situazione che adesso riappare, ma non è cambiato niente, né da parte italiana né da parte europea. Con il calo demografico attuale, l’Europa senza un flusso regolare di immigrazione scompare, quindi noi abbiamo bisogno di immigrati come sanno tutte le persone dotate di senno e gli industriali italiani. Avremmo bisogno di organizzare i flussi e organizzare una politica di integrazione decente, alla faccia dei ridicoli e patetici buonismi dell’abbracciamoci tutti. Manca il realismo, la strategia, la politica dell’UE come sulla guerra, come sulle politiche fiscali, come su tutto. E’ chiaro che c’è la possibilità in Europa di organizzare una politica organizzata sull’immigrazione, non perché siamo buoni, ma perché ne abbiamo bisogno altrimenti le nostre industrie chiudono”.

Sovranismo

Giorgia Meloni rivendica la linea tenuta in questi giorni dall’esecutivo: “In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione”. Cacciari commenta così:

“Uno in campagna elettorale può anche fingersi sovranista, nazionalista, durante le propagande politiche ne abbiamo viste di tutti i colori, non è quello il problema. Il problema è che una visione sovranista oggi è fuori dalla realtà completamente. Senza rapporto con le altre grandi potenze non si risolve nulla. Tutti gli Stati sono a sovranità limitata, anche Usa e Germania. O riusciamo a organizzare una politica policentrica, o se no andremo verso la catastrofe giocando su termini ormai totalmente insensate”.