Danni terremoto oggi. Un terremoto di magnitudo 5.7 è stato registrato nelle Marche, al largo della costa di Pesaro. La scossa è stata seguita da altre due di magnitudo inferiore (3.1 e 3.4). La scossa di terremoto è stata talmente forte da essere avvertita anche a Roma, nelle altre Regioni del Centro Italia, in Veneto e in Trentino-Alto Adige.

Danni terremoto oggi

Dalle prime verifiche effettuate dai vigili del fuoco e dalla protezione civile non risultano danni a persone e cose. Sono comunque arrivate tantissime segnalazioni ai vigili del fuoco di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni dopo le forti scosse di terremoto che si sono susseguite a partire dalle 07:07. Il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale nei pressi di Ancona, sulla Linea adriatica, per sospetti danni ai binari e per svolgere verifiche. Al Vvf arrivate anche segnalazioni di ascensori bloccati e caduta di calcinacci. Molte scuole della Regione hanno deciso di restare chiuse.

Sciame sismico

L’epicentro è stato individuato nelle Marche, nella zona di Pesaro, una decina di chilometri al largo del litorale, e ha avuto una magnitudo di 5,7/5.9.

Alla prima, sono seguite altre scosse di intensità minore, tra i 2.4 e i 3.6 di magnitudo: l’Ingv ne segnala una alle 7.12, una alle 7.15, un alle 7,16, una alle 7.19, una alle 7.23, 7.26, 7.29, 7.32 e 7.35.

Intanto, su Twitter, #terremoto è diventato in un attimo il primo argomento di discussione: tutti si interrogano sull’accaduto. Molte persone dicono di aver sentito due scosse ravvicinate, nell’arco di un minuto.

Il post del Presidente Acquaroli

«Si è verificata una forte scossa di terremoto alle 7.07 al largo della costa tra Pesaro e Fano, seguita da un’altra di minore intensità. Stiamo verificando le conseguenze sui territori, vi terremo aggiornati. Mi sono sentito con il capodipartimento della Protezione Civile Curcio e in via cautelativa per il controllo degli edifici scolastici si invitano i Comuni delle Province di Ancona e di Pesaro e Urbino a chiudere le scuole di ogni ordine e grado». Lo scrive in un post su Fb il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.