“Porte chiuse al Pd, a meno che non accetti in blocco le nostre condizioni”. Lo ha detto Giuseppe Conte durante una conferenza stampa in vista delle prossime elezioni regionali nel Lazio. E ha aggiunto:

Il Movimento lancia la sua proposta e si appella a tutte le forze non solo politiche ma anche civiche della società civile affinché ci sia la possibilità di costruire insieme un progetto autenticamente progressista con una linea di azione molto forte.

No all’inceneritore, sì alla riconversione centrale Civitavecchia

Tra i punti cardine imprescindibili del Movimento c’è l’opera di riconversione della centrale di Civitavecchia e l’opposizione alla costruzione di nuovi inceneritori

Questo progetto non potrà basarsi sulla costruzione di nuovi inceneritori così come è stato per la Capitale. Non abbiamo cambiato idea rispetto a quello che abbiamo sempre detto. Chi lavorerà con noi al piano regionale dovrà farlo per un’opera di riconversione della centrale di Civitavecchia, bisogna farlo in fretta perché ci sono mille posti di lavoro da salvaguardare.

Spiega Conte. 

Metro leggera per i pendolari, no al pedaggio Roma-Latina

Dopo aver dettato le condizioni sui temi ambientali, Conte è passato al campo della sanità: assistenza domiciliare e potenziamento delle strutture territoriali. E poi: 

Abbiamo bisogno di persone qualificate e competenti che non rispondono a logiche di partito o peggio ancora, purtroppo, a logiche legate alle correnti di partito.

Spazio anche alla questione della mobilità: 

Cestineremo il progetto ormai vecchio di un’autostrada a pedaggio Roma Latina, potenziamo l’infrastruttura della Pontina e lavoriamo per una metropolitana leggera per i pendolari.

Regionali Lazio, Conte: “Candidato in linea con il nostro programma”

Per quanto riguarda il candidato della regione Lazio, il leader dei pentastellati ha affermato:

Siamo disponibili a individuare una figura che possa essere degno interprete di questo programma e che possa offrirci le massime garanzie di realizzarlo con coraggio.

Ai cronisti che gli chiedono riscontro del fatto che andare senza il Pd significa regalare anche il Lazio alla destra, Conte liquida la questione con un

La politica non funziona così.

Poi l’affondo sui Partito Democratico

Con questi vertici del Pd abbiamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo, sono andati avanti sul termovalorizzatore anche a rischio di spaccare la maggioranza.

Stesso problema sul riarmo, sull’agenda sociale presentata a Draghi: 

Hanno puntato il dito contro di noi. Il Pd si sta sbracciando chiedendoci generosità. Non esiste se significa annacquare un progetto politico serio per il Lazio.