Non sembra arrestarsi la polemica attorno al budget cap, anzi: il clima potrebbe addirittura peggiorare. Dopo lo sforamento del limite massimo di spesa del 2021 per quanto riguarda il team Red Bull, potremmo assistere a riscontri molto simili per altri club, nei prossimi mesi. Ad accendere l’allarme sono Helmut Marko e Chris Horner.
Entrambi sono figure chiave all’interno di Red Bull: uno è il consulente, l’altro il team principal. La scuderia di Milton Keynes è stata punita ocn una multa pecuniaria e un taglio delle ore in galleria del vento e al simulatore per un anno, e ora ritengono che tantissime squadre quest’anno difficilmente saranno in regola con il regolamento della F1. L’austriaco ha rilasciato queste dichiarazioni ad Auto Motor und Sport: “Penso che attualmente sei squadre siano al di sopra dei limiti del budget cap. L’inflazione è qualcosa che non era calcolabile fino a questo punto, soprattutto per quanto riguarda i costi dell’energia“.
Poi ha continuato:
Il pericolo per il 2022 è che ci possano essere sei squadre che non rispettano il tetto. I prezzi dell’energia sono stati esponenziali. C’è la possibilità che il tetto sia violato da diversi team, molti dei quali lo hanno dichiarato durante le riunioni della F1 Commission (tramite il loro rappresentante, nda). Non credo che nel 2022 sforeremo il tetto, ma queste penalità costituiscono un precedente per il futuro. Se si ottiene il 10% di taglio delle ore in galleria e al simulatore per una violazione dello 0,37% (percentuale valida se il credito d’imposta fosse stato applicato correttamente, quella riscontrata dalla FIA è del 1,6%, nda), quale sarà la pena per aver sforato del 5%?
Questi i dubbi di Chris Horner. La FIA in estate aveva già alzato il tetto del budget, portandolo a circa 144 milioni di dollari. Ora staremo a vedere cosa accadrà.