Meta si prepara ad una serie di licenziamenti con migliaia di dipendenti che rischiano di veder saltare il loro posto di lavoro. Dopo Twitter, quindi, anche l’altro grande social network si prepara a fare dei tagli al proprio personale e se ciò avvenisse, il maxi-licenziamento potrebbe candidarsi a diventare il più grande mai avvenuto all’interno di una grande società tecnologica.

Cosa ha portato Meta a valutare i licenziamenti?

Alla fine di settembre, la multinazionale di Zuckerberg contava circa 87.000 dipendenti e, secondo le fonti del quotidiano statunitense, alcuni dipendenti sono già stati istruiti dai dirigenti aziendali di annullare i viaggi non essenziali. A seguito delle voci, un portavoce della società si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni al Wall Street Journal. In una riunione a fine giugno, lo stesso Zuckerberg aveva dichiarato che “realisticamente, è probabile che nell’azienda ci siano persone che non dovrebbero trovarsi qui”. Le parole del leader di Meta aiutano molto a comprendere la situazione della multinazionale che, a seguito delle assunzioni frenetiche durante la pandemia (+42.000 dipendenti dal 2020), si trova costretta a fronteggiare il vertiginoso crollo in borsa avvenuto quest’anno.

Nonostante la multinazionale si trovi in un momento alquanto sfavorevole, Mark Zuckerberg non vuole abbandonare nemmeno per un secondo la sua idea di metaverso. Dall’inizio dello scorso anno, gli investimenti nella divisione Reality Labs, quella responsabile della realtà aumentata e del metaverso, ammontano alla cifra astronomica di 15 miliardi di dollari. Tuttavia, la reazione degli utenti alla piattaforma di realtà virtuale Horizon Worlds è stata timida, tanto da causare un enorme calo dei visitatori della piattaforma, che attualmente conta solo 200.000 utenti in totale. L’annuncio del maxi-licenziamento renderebbe quindi ancora più problematica la situazione di Meta, che mai come ora vuole ritrovare la spinta verso il futuro.