Boris 4 sceneggiatore morto“… no, non sono impazzite le persone che stanno digitando queste parole sui motori di ricerca. Si tratta, invece, di una combinazione che sta andando molto di moda perché nella nuova stagione della serie culto, in onda su Disney Plus, c’è un bel mistero intorno a questo tema. Tutto parte dal fatto che questo script è il primo firmato da Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico senza il loro collega Mattia Torre, scomparso prematuramente nel 2019. Da qua si suppone che i due guasconi abbia escogitato un modo per omaggiare l’amico ma con il loro inconfondibile stile.

Boris 4 sceneggiatore morto, i segnali

I personaggi dei tre sceneggiatori di Boris sono tra i più amati dagli spettatori. Interpretano un certo “fancazzismo romano” tra il brigante e l’amico di banco simpatico che genera molti spunti comici durante le puntate. In questa stagione, però, qualcosa accade con uno di loro. I più importanti blog sulla tv così spiegano:

“Nel corso del primo episodio, e successivamente nel secondo, si capisce che lo Sceneggiatore numero 1 – il personaggio interpretato da Valerio Aprea – non sia effettivamente nella stanza in forma corporea, al punto che gli altri due sceneggiatori – che hanno i volti di Massimo De Lorenzo e Andrea Sartoretti – , quando si rivolgono a lui, finiscono poi per riportare agli altri presenti ciò che lo Sceneggiatore #1 dice, come se fossero soltanto loro due a poter sentire quest’ultimo.”

Boris 4 sceneggiatore morto, la tesi

Che lo Sceneggiatore #1 sia nell’aldilà? Lo avvalora il fatto che sembra essere percepito soltanto dai suoi due co-autori. Sempre dai blog di settore così si evince:

“Nel corso del secondo episodio, il personaggio appare seduto sulla scala di una libreria – alla domanda su come si stia all’inferno – lui risponde: “Tutto sommato, bene”. Successivamente, lo Sceneggiatore #1 si dissolve, lasciando gli altri due da soli nella stanza.”

Non solo:

“Rispetto agli altri due autori che vestono con tonalità più scure, Aprea indossa sempre una camicia bianca – andando così a giocare sull’idea che la sua sia una manifestazione ultraterrena – che lo connota quasi come un’apparizione miracolosa, una sorta di fantasma che non si vuole separare dai suoi compagni di sventure nemmeno dopo la morte.”

Conclusioni

A questo punto non è difficile immaginare chi sia la presenza citata. Con l’ironia e l’eleganza di questa serie, infatti, Valerio Aprea interpreta una sorta di avatar di Mattia Torre che, come detto in più occasioni da Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico nel corso delle attività promozionali della quarta stagione, i due hanno avvertito spiritualmente insieme a loro lungo tutto il percorso di realizzazione di questa nuove (e fortunata) stagione. Sarebbe bello chiedere alla figlia del compianto sceneggiatore cosa pensi di questa “citazione” buffa che nasconda tanto affetto e stima. Lo stesso Valerio Mastandrea ha più volto evocato il ricordo di Torre, da lui molto amato.