I tempi di recupero per l’infortunio di Georgino Wijnaldum sembrano allungarsi. Il centrocampista olandese, passato quest’estate dal Paris Saint-Germain alla Roma, è ai box da agosto, quando durante un allenamento di rifinitura prima del debutto stagionale casalingo contro la Cremonese, uno scontro con Felix lo portò a fermarsi. Fin da subito si era parlato di un rientro per il 2023, ma le ultime notizie che trapelano non sembrerebbero essere cosi incoraggianti.

Infortunio Wijnaldum, preoccupano i tempi di recupero

La Roma lo aspetta, Mourinho ogni volta che può sottolinea la sua assenza. Il tecnico non è stato però ottimista circa il suo rientro nella prima sfida di gennaio contro il Bologna, e nel post derby tra il naturale nervosismo per la sconfitta e la frustrazione per i tanti infortuni si è lasciato andare in un commento che ha spaventato i tifosi: “Dobbiamo recuperare gli infortunati, ma non so se Wijnaldum lo avremo subito a disposizione, alla ripresa, nel 2023”.

Il sogno di rivederlo immediatamente il 4 gennaio potrebbe essere infranto da una riabilitazione che sì procede bene ma che ha avuto tempi decisamente più lunghi per la volontà del centrocampista di non operarsi alla tibia fratturara il 21 agosto in allenamento ma di optare per la terapia conservativa. Quattro mesi di stop quindi, e tempi di recupero non certi ma che vengono valutati solamente dopo le visite di controllo a cui viene sottoposto il ragazzo nei vari step che sta seguendo.

Lo scorso 7 ottobre l’olandese ha tolto il gesso e dopo il riposo, insieme alla famiglia a Rotterdam, è tornato a Trigoria per lavorare sulla riabilitazione, nonostante lo staff giallorosso lo avesse monitorato anche da lontano. Carichi di lavoro ed allenamento individuali esigui, per forzare i tempi di recupero, oltre a tanto lavoro in piscina. A giocare a favore della Roma e dello stesso Wijnaldum c’è anche la pausa mondiale, che regalerà un mese e mezzo in più per il recupero. A fine dicembre, inoltre, finiranno i quattro mesi, che daranno il via al rientro in campo, prima individualmente e poi con la squadra.

Bisognerà ritrovare la miglior forma fisica. Un rientro graduale in un gennaio ricco di partite e di big match contro Milan, Fiorentina e Napoli. Ecco perché il rientro definitivo potrebbe slittare ulteriormente a febbraio.