Risotto Carnaroli e tante combinazioni diverse per gustarlo, scoprendo le sue diverse proprietà, le caratteristiche e benefici che non tutti conoscono. Perfetto da cucinare in questo periodo autunnale.

Risotto Carnaroli, cos’è? Le sue qualità lo qualificano come il re dei risi e lo rendono ottimo se osserviamo combinazioni perfette per questa stagione autunnale che diventa sempre più rigida e ci indirizza verso un bel piatto di riso caldo.

Non tutti i risi sono uguali però, e questo lo sappiamo bene.

Cosa può esserci di più confortante di un buon risotto Carnaroli? Studiamo insieme le sue caratteristiche.

Risotto Carnaroli

Risotto Carnaroli: le caratteristiche e la cottura

Riso Carnaloli, tipicamente coltivato in Lombardia e Piemonte intorno al corso del Po, nelle provincie di  Novara, Pavia e Vercelli. Si tratta di un riso italiano, tra i più prestigiosi che abbiamo e dai lunghi e grossi chicchi e solida consistenza (per la sua forma viene chiamato infatti riso superfino).

Il colore del pericarpo è bianco, la forma semiaffusolata, il dente è pronunciato, oblunga la testa, da una sezione tondeggiante.

Risotto Carnaroli

Il tasso di amido per questo tipo di riso è molto alto e questo consente un’ottima tenuta al momento della cottura. L’ideale Carnaroli è il classico risotto, accompagnato da tanti condimenti interessanti e mangiatissimi in Italia.

Carnaroli. Il suo è un colore perlato, la resistenza alla cottura è ottima e attira moltissimo il palato di chi ama i risotti: si tratta di un piatto che non scuoce e per questo viene spesso scelto da chi vuole cimentarsi con nuove ricette in cui il protagonista è proprio il risultato di questa consistenza alla cottura.

Le proprietà

Cosa lo rende tanto speciale? Quali sono le proprietà che lo caratterizzano?

L’amilosio alto è la prima, per fare un esempio. L’amido è composto da due polisaccaridi. Uno di questi è proprio l’amilosio. Non siamo qui certamente per parlare di chimica, ma è importante sapere che mentre si cuoce questo tipo di riso, il Carnaroli, il rilascio di amido è maggiore rispetto ad altre tipologie di riso e quindi si andrà più facilmente a formare la cosiddetta “cremina da risotto”, tipica proprio del piatto, così come è sempre entrato nell’immaginario collettivo.

Proprio per questi motivi per ottenere come risultato perfetto un piatto di Carnaroli cremoso e ben mantecato, il riso non va mai lavato. Il sapore sarà perfetto, considerando che possiede un’elevata capacità di assorbire i condimenti.

Tenere in presente questo dato è utile anche a chi, al contrario degli amanti del risotto, preferisce cucinare un riso che ha il fine di presentarsi meno denso e più asciutto, senza crema (nel caso sia questo il caso specifico, bisognerà direttamente rivolgersi ad altre tipologie di riso.)

I benefici del risotto Carnaroli

Il Cranaroli è facilmente digeribile e si assimila senza tante difficoltà. Tra i benefici c’è la propensione a regolare la flora batterica e favorire il lavoro intestinale.

Come elementi principali ci sono acidi grassi essenziali, che giocano un ruolo importante in particolar modo per le cellule muscolari.

Altro dato da tenere in considerazione è che il riso Carnaroli è un’importante fonte di potassio che può ridurre la pressione arteriosa.

Grazie alla sua buona digeribilità, il risotto Carnaroli non crea affaticamento per lo stomaco e per questa ragione è consigliato a chi soffre di problemi di digestione o a chi vuole evitare di avere sonnolenze a seguito dei pasti. E’ un riso consigliato anche ai celiaci, in quanto è senza glutine.

La sua concentrazione vitaminica è prevalentemente del gruppo B e i carboidrati semplici che lo compongono sono metabolizzati immediatamente, senza incamerazione dei grassi. Il Carnaroli ha inoltre un basso livello di sodio.