Secondo e ultimo giorno a Sharm el-Sheikh per Giorgia Meloni, che ha partecipato alla Sessione Plenaria della conferenza sul clima Cop27. Il suo discorso è seguito a una mattinata particolarmente ricca dal punto di vista dei rapporti internazionali, con una serie di bilaterali tra cui quello con il presidente egiziano al-Sisi.

Discorso Meloni Cop27, il riassunto

Intorno alle 20 ora italiana e prima del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Giorgia Meloni ha preso parola sul palco del Cop27 di Sharm el-Sheikh durante la Sessione Plenaria della conferenza sul clima.

Il presidente del Consiglio ha definito “determinante” il momento storico che stiamo attraversando da un punto di vista climatico, citando le situazioni particolari in Europa (gli incendi), in Pakistan e nel Corno d’Africa. Per salvare il pianeta, la “nostra casa condivisa”, serve uno sforzo collettivo che sia quanto più rapido e incisivo possibile, coinvolgendo anche il lato economico e sociale.

La leader di Palazzo Chigi ha poi ribadito l’impegno dell’Italia nel processo di decarbonizzazione, secondo quanto stabilito dagli accordi di Parigi, nonostante lo scenario storico contrassegnato prima dalla pandemia e poi dell’invasione russa dell’Ucraina. Parte importante della sinergia sulla diversificazione energetica nell’ottica delle rinnovabili sarà la collaborazione con alcuni Paesi dell’Africa, con l’obiettivo di onorare gli impegni presi a livello europeo con il piano Repower Eu (neutralità climatica entro il 2050).

Successivamente Meloni ha rivendicato il ruolo dell’Italia nell’aver gettato il seme al G20 di Roma prima del Cop26 di Glasgow, facendo notare al mondo quanto fosse importante il coinvolgimento della popolazione giovanile nell’ambito del cambiamento climatico. A testimonianza dell’impegno di Roma nell’abbassamento delle emissioni di anidride carbonica, la premier ha sottolineato lo stanziamento di 1,4 miliardi di dollari nella transizione ecologica e l’istituzione di un Fondo per il Clima da 840 milioni di euro.

La strategia nazionale si basa sulla prevenzione e sull’adeguamento al cambiamento climatico. Tuttavia, Meloni ha rimarcato che “le nazioni che più si stanno impegnando nella difesa del pianeta sono quelle che rischiano potenzialmente di pagare il prezzo più alto rispetto a coloro che sono maggiormente responsabili delle emissioni di anidride carbonica”.

La lotta al cambiamento climatico è un impegno che i leader presenti al Cop27 hanno preso “per le future generazioni, perché l’ambiente è l’elemento più significativo che unisce ciò che eravamo, ciò che siamo e ciò che saremo. L’Italia saprà fare la sua parte“.