Joseph Ilicic è tornato in campo ieri sera con il Maribor, la squadra che per prima lo lanciò nel calcio professionistico. Un nuovo debutto che segna il ritorno il campo dell’ex Atalanta dopo il lungo stop per depressione. Una sorta di rinascita che fa ben sperare per la salute mentale di un giocatore che ha lasciato un segno indelebile nella nostra Serie A.
Il ritorno in campo di Ilicic con il Maribor
Entrato al 77esimo dalla panchina, in dodici minuti e poco più Ilicic ha fatto riammirare quella classe che, a lungo, lo ha contraddistinto nel nostro campionato. Un rigore procurato, e poi segnato, che hanno condito una giornata pressoché perfetta per lo sloveno, tornato a riassaporare il campo di gioco dopo tanto tempo. Un sorriso durante l’esultanza che fanno pensare (speriamo proprio di si) che i brutti momenti vissuti a Bergamo, dove tutto il popolo della Dea non gli ha mai fatto mancare l’affetto anche nei momento più bui, siano ufficialmente passati. La depressione è una malattia che lo ha accompagnato dalla pandemia in poi, aggredendolo a più riprese.
Dopo aver firmato un contratto fino al 2025 con la sua prima squadra, Ilicic ha dovuto aspettare un mese prima di tornare in campo. Tempo necessario per ritrovare il ritmo partita e una condizione fisica accettabile, che non è ancora al top ma che, evidentemente, non gli impedisce di fare quello che gli riesce meglio. Il suo ingresso è stato accompagnato da un’ovazione da parte dei 7250 tifosi presenti, un numero più che soddisfacente per gli standard del campionato sloveno.
Non sarà di certo l’Ilicic dell’annata 2019/20, chiusa con 15 gol e 8 assist in 26 gare di serie A, cui va aggiunta la cavalcata dell’Atalanta in Champions League con la ciliegina sulla torta rappresentata proprio dal poker di Jojo contro il Valencia agli ottavi, ma il suo sorriso dopo il gol è senza dubbio il primo passo verso il ritorno ad alti livelli di un campione che vuole ancora dimostrare il suo valore dopo tutto ciò che ha attraversato negli ultimi anni.