Giorgia Meloni è dunque atterrata a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per partecipare al Cop27, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima: tra i primi bilaterali avuti dalla premier c’è stato quello con il padrone di casa, il presidenze egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Sui contenuti dell’incontro, avvenuto in mattinata e durato circa un’ora e un quarto, si ha notizia dal comunicato diffuso da Palazzo Chigi. Al suo interno si legge che i temi trattati hanno riguardato “approvvigionamento energetico, fonti rinnovabili, crisi climatica e immigrazione”. Poi si è passati ai dossier che riguardano più da vicino i rapporti tra Roma e Il Cairo, quelli spinosi di Giulio Regeni e Patrick Zaki, su cui Meloni “ha sottolineato la forte attenzione del governo italiano”. Si tratta della prima visita ufficiale delle Istituzioni italiane dalla morte del ricercatore triestino.
Incontro Meloni con al-Sisi a Cop27, il comunicato egiziano
Dopo il colloquio telefonico di congratulazioni ecco il vero faccia a faccia tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente egiziano al-Sisi durante i lavori del Cop27. Nell’istantanea compare anche il segretario generale delle Nazioni Unite, l’europeo Antonio Guterres. Sul versante arabico, i dettagli dell’incontro sono stati forniti dall’ufficio presidenziale tramite i portavoce: nella nota si legge che l’Egitto auspica un futuro “slancio e sviluppo nella politica economica, di sicurezza e culturale tra Italia ed Egitto in virtù dei profondi legami storici che accomunano i due Paesi”. Il portavoce, l’ambasciatore Bassam Radi, ha riconosciuto che il dialogo ha riguardato anche “la questione dello studente italiano Regeni e la futura cooperazione per raggiungere la verità e ottenere giustizia” .
L’immagine che immortala la stretta di mano tra Meloni e al-Sisi ha già infiammato il web scatenando le prime reazioni dirompenti. C’è poi una frangia dell’opinione pubblica secondo cui il riferimento al “rispetto dei diritti umani” e alle vicende giudiziarie tra Italia ed Egitto siano state solo espedienti di facciata, dal momento che la premier non ha mai contattato la famiglia di Giulio Regeni e non si è mai espressa pubblicamente sul silenzio del Cairo alle richieste della Farnesina.
Gli appuntamenti della premier
Scorrendo l’agenda del presidente del Consiglio spuntano poi i successivi bilaterali avuti nel corso della seconda giornata di Cop27: il primo insieme al premier della Repubblica federale democratica di Etiopia, Abiy Ahmed, per discutere delle opportunità di rafforzamento dei legami economici soprattutto in campo energetico; il secondo col presidente israeliano Isaac Herzog e infine un vis-a-vis tra due neofiti del ruolo di leadership, ossia il colloquio con il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak. Al panel odierno è intervenuto anche il predecessore di quest’ultimo, Boris Johnson, ribadendo l’impatto che la guerra ha avuto sugli obiettivi legati al cambiamento climatico.
Nell’incontro con Israele si è approfondito il tema energetico per poi spaziare verso il campo industriale e tecnologico (sempre con applicazioni pratiche in materia ambientale), mentre con il leader di Downing Street si è andati in profondità sul dossier relativo all’Ucraina, sottolineando ancora una volta la piena solidarietà a Kiev.
L’intervento del presidente del Consiglio nella sessione plenaria è programmato per le 18 ora italiana.