“L’introduzione di una Flat Tax sino a una certa soglia può generare comportamenti anomali in corrispondenza della soglia medesima”. È quanto si rileva nella Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva, allegata alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef), approvata venerdì dal Consiglio dei ministri. “L’analisi statistica sembra confermare per il 2019 un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65mila euro al fine di beneficiare dell’agevolazione prevista dal regime forfetario”, è indicato nel documento, che imputa il fenomeno a diverse cause. “Può dipendere da una riduzione dell’attività produttiva” oppure “da una tendenza a sottodichiarare i ricavi pur di non superare la soglia dei 65mila euro“.
Flat Tax, innalzamento da 65mila a 85mila euro. Nel mirino i 100mila euro
In pratica i contribuenti in questione dichiarerebbero ricavi inferiori a quelli effettivi per non oltrepassare la soglia dei 65mila euro, per continuare a beneficiare della tassazione agevolata. Proprio in queste ore il governo Meloni sta lavorando per estendere la flat tax, come confermato dal sottosegretario all’Economia Federico Freni e dal vicepremier Matteo Salvini. Si tratta di uno degli interventi compresi nella Legge di bilancio che nelle prossime settimane approderà in Parlamento. La soglia dei ricavi e dei compensi tassati al 15% del regime forfettario potrebbe essere allargata: l’ipotesi è passare dai 65mila attuali agli 85mila euro, come svela Freni, intervistato da 24 Mattino su Radio 24.
Nella nuova legge di bilancio si dimostrerà finalmente che la flat tax non era uno slogan ma un programma strutturato che si fa in 5 anni. Cominciamo assolutamente con autonomi e partite IVA, cominciamo con innalzare la soglia da 65 fino a 100mila euro, forse qualcosina meno, potremmo fare 85/90 mila, dipenderà anche da alcune variabili macroeconomiche un po’ meno dipendenti da noi, ma certamente sì, certamente in legge di bilancio troveremo il passaggio da 65mila ad almeno 85mila euro.
Per quanto riguarda la soglia detrazioni invece:
È un’ipotesi allo studio, non c’è nulla di certo, ho qualche perplessità sulla soglia. Noi già sappiamo che da 120.000 euro le detrazioni oggi vengono sostanzialmente azzerate, ho qualche perplessità personale che sia corretta la soglia di 60.000 euro. Secondo me dovrebbe essere un pochettino più alta, ma comunque improntata ad un corretto principio di progressività cui la composizione della fiscalità italiana deve e vuole improntarsi
Flat Tax, il bilancio della Relazione sull’economia non osservata
La stessa Relazione sottolinea come l’evasione fiscale in Italia scenda per la prima volta sotto quota 100 miliardi. Un dato relativo al 2019, ma che è confermato anche dal parziale dell’anno successivo, che evidenzia una discesa del divario tra le imposte dovute e quelle incassate. Il trend però non è uniforme: la propensione a evadere degli autonomi e delle imprese risulta in aumento.
La tendenza a evadere il versamento dell’Irpef da parte dei primi sale dal 68,3% del 2019 al 68,7% dell’anno successivo, mentre quella relativa all’Ires, l’imposta sui redditi delle società, dice che la propensione è salita dal 23,1% del 2019 al 23,7% del 2020.