Proseguono i problemi per Twitter che dopo i licenziamenti di migliaia di dipendenti, tra cui importanti dirigenti, si è vista costretta a richiamare alcuni di questi, mandati via per errore. Una notizia che sicuramente non è di buon auspicio, soprattutto per tutte le critiche che il social sta attirando dall’ufficialità del passaggio di consegne con Elon Musk. A tenere botta, poi, sono anche le questione legate agli abbonamenti per le spunte blu ed in generale per determinate funzioni.
Alcuni dei licenziamenti fatti da Twitter sono avvenuti per sbaglio
La notizia dei licenziamenti decisi da Twitter la scorsa settimana ha fatto il giro del web e scatenato le reazioni anche della politica internazionale. Tuttavia, un rapporto di Bloomberg racconta una situazione sempre più caotica all’interno della società di Elon Musk. L’agenzia di stampa riporta la notizia secondo cui Twitter starebbe richiamando alcuni dipendenti licenziati in quanto sarebbero stati sollevati dai loro incarichi per errore. I tagli infatti sarebbero stati decisi a cascata, ed i dirigenti non si sarebbero accorti dell’apporto che alcuni lavoratori potrebbero dare allo sviluppo delle nuove funzionalità che ha intenzione di lanciare l’imprenditore sudafricano.
Nel rapporto di Bloomberg arrivano anche nuove informazioni sulla spending review decisa da Musk. A quanto pare i team responsabili delle comunicazioni, della cura dei contenuti, dei diritti umani e dell’etica dell’apprendimento automatico sono stati tra quelli maggiormente toccati dai licenziamenti, che hanno interessato il 50% del personale.
La situazione insomma sembra essere incandescente nel social network. Nella giornata di ieri anche l’ONU ha scritto ad Elon Musk, in una lettera in cui ha invitato il nuovo CEO a rispettare i diritti umani e la libertà d’espressione di tutti. I massicci licenziamenti hanno però dato il via anche alla prima azione legale negli USA, dal momento che secondo alcuni legali Twitter non avrebbe rispettato i tempi previsti dal WARN Act.