Margherita Rebuffoni ricorda la figlia Nadia Toffa: durante l’intervista con Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo, la mamma dell’inviata e conduttrice de Le Iene ha parlato a cuore aperto ed ha raccontato a 360° la storia che si è poi conclusa con la scomparsa di sua figlia il 13 agosto 2019 a Brescia.
“Il dolore è straziante, però per fortuna io ho la fede e quella mi aiuta veramente tanto. Ce l’aveva anche Nadia e nel periodo in cui io ho vissuto con lei, in quei due anni, lei mi ha insegnato a pregare quando eravamo giù di morale, quando c’erano dei momenti molto delicati.
Mi diceva ‘Mamma preghiamo la mamma di Gesù che scenda nel nostro cuore e vedrai che ci passa’, ed era vero.
Lei era un’entusiasta, era solare. Si andava a far qualcosa e passava. Tante volte lo abbiamo fatto e mi ha insegnato che quando mi succede anche adesso prendo la sua foto, la foto più bella che ho, me l’appoggio sul cuore e le racconto quello che le ho da dire, me la coccolo come se l’abbracciassi.
Le parlo, poi la riappoggio e le dico ‘Nadia, proteggici’. Altro non possiamo fare… Per fortuna ho tre nipoti, due figli, un marito, ho Totò e siamo una famiglia, ci vogliamo bene e ci si aiuta. E’ dura ma ci si aiuta”.
Margherita Rebuffoni ricorda la figlia Nadia Toffa: ecco come era da bambina e che cosa è successo prima della sua morte
Durante l’intervista a Verissimo, Silvia Toffanin ha mostrato un filmato di Nadia Toffa da piccola ed ha chiesto a sua madre se l’inviata e conduttrice de Le Iene fosse già così “peperina” da piccola.
Ecco il racconto dell’infanzia e l’adolescenza di Nadia Toffa dal punto di vista di sua madre, Margherita Rebuffoni:
“Amava la danza, ma amava soprattutto la ginnastica artistica acrobatica. Non quella normale, quella più pericolosa. Lei era piccola, aveva 5 anni ed era piccola anche di statura.
Ce la portavo e volevo che lei si divertisse. Lei si preparava la sacca da sola senza che la chiamassi mai e mi diceva ‘Mamma andiamo’. L’ho portata per due/tre anni, si è divertita molto e ha vinto anche parecchie coppe.
Poi quando è stato il momento di fare il salto di qualità, andando anche all’estero e allontanandosi dalla famiglia lei mi ha detto che voleva fare altro e che per lei quello era soltanto un divertimento.
Era dolce, era coccolona. Voleva essere forte, ma in fondo era di una dolcezza…”.
Riguardo la sua malattia, la madre di Nadia Toffa racconta che questa “è arrivata all’improvviso, non c’era stata nessuna avvisaglia, neanche un briciolo di mal di testa, un po’ di stanchezza.
E’ svenuta a Trieste e da lì è iniziato tutto e lei già lo aveva capito che era grave la situazione. Il tumore era in una parte del cervello in cui poteva essere operata e dopo qualche mese poteva iniziare a riprendersi.
L’hanno operata cinque volte, è stato veramente devastante. Lei lo superava in un giorno ed il professore la operava di nuovo perché sapeva che lei il giorno dopo avrebbe avuto le energie per riprendersi.
Non so dove andasse a prendere le energie, ma lei non ha mai smesso di lavorare, ha voluto lavorare fino all’ultimo. Proprio l’ultima puntata non ce l’ha fatta, perché fino alla penultima era lì.
Quando tornavamo a casa mi diceva ‘mamma sono stanca ma ho preso dai miei fans, io dò loro ma loro danno anche a me. C’è anche la televisione, io son contenta’.
All’ultima puntata, invece, si è chiusa in se stessa, non voleva vedere più nessuno, tranne me. Si era rinchiusa anche perché le è venuta questa voglia di scrivere.
Magari scriveva di notte e poi dormiva di giorno. Si svegliava di notte, le veniva in mente qualcosa da scrivere e lo faceva, perché diceva che poi altrimenti si dimenticava.
Quando ero con lei non ho avuto paura, perché lei era forte e non mi lasciava mai diventare triste. Lei voleva vivere e mi coinvolgeva ogni minuto nel fare qualche attività. Non era mai ferma”