Secondo un rapporto del Ministero delle Finanze tedesco, l’ex cancelliera Angela Merkel spende troppo nella gestione del suo ufficio al Bundestag.

Dopo la fine del suo mandato, infatti, lo scorso anno è stato affidato alla Merkel un ufficio del Parlamento tedesco, tuttavia, pare che la regina dell’austerity abbia esagerato nelle spese.

Il richiamo da parte del ministero riguarderebbe in particolare i viaggi e il numero dei collaboratori.

Per anni, Angela Merkel ha chiesto ai governi europei di risparmiare, eppure, nella gestione dell’ufficio che le spetta per legge, l’ex cancelliera non ha dato il buon esempio, dimostrando di non aver tenuto sotto stretto controllo i costi.

Il ministero delle Finanze tedesco, ha dovuto richiamarla, intimandole di ridimensionare le spese, non solo quelle per i viaggi, ma anche per i collaboratori.

Negli ultimi tempi, infatti, il Parlamento tedesco ha ridotto il numero dei collaboratori a 5 per un ex cancelliere, che diventano 4 dopo 5 anni.

Attualmente, Angela Merkel avrebbe 9 collaboratori, ben più del dovuto rispetto a quelli che le spetterebbero secondo le nuove disposizioni.

I costi elevati, come già anticipato, non sono da imputare solamente alla questione relativa al numero dei collaboratori dal momento che, Angela Merkel spende troppo anche per i viaggi. Ecco cosa dice il rapporto del Ministero delle Finanze in proposito.

“Angela Merkel spende troppo”: il rapporto del Ministero delle Finanze

Secondo quanto riportato dallo “Spiegel”, uno dei canali di informazione tedesco, un rapporto del governo alla commissione bilancio del parlamento tedesco, ha fatto notare all’ex cancelliera di aver superato il limite.

Lo “Spiegel”, citando il rapporto in questione, ha riportato quanto è stato riferito dal Ministero ad Angela Merkel:

“L’ufficio e i benefit non sono legati allo status, ma all’adempimento di compiti e doveri istituzionali, quindi non possono essere usati a fini privati, tantomeno al conseguimento di redditi aggiuntivi, come compensi per discorsi. Il rimborso dei costi di viaggio può essere richiesto solo quando l’ex cancelliera viaggia per conto e nell’interesse della Repubblica Federale”.

In poche parole, l’ex cancelliera è stata bacchettata per i viaggi sostenuti e le è stato fatto notare che il rimborso, in questo caso, le è dovuto solo quando si tratta di adempiere ad obblighi ufficiali nell’esercizio delle mansioni previste dal suo incarico attuale.

Il ministero delle Finanze, infatti, ha sottolineato che il rimborso per le spese di viaggio, sostenute dalla Merkel, viene preso in considerazione solo se l’ex capo di governo viaggia per conto e nell’interesse della Germania.

Secondo Der Spiegel, inoltre, ad Angela Merkel sarebbe inoltre stato fatto notare che il suo ufficio è destinato solo ad “adempiere obblighi post-ufficiali” e che è invece “escluso l’uso per scopi privati o per generare redditi aggiuntivi” a quelli spettanti a un ex cancelliere.

In questo caso, il riferimento potrebbe essere rivolto ad eventuali compensi per conferenze o consulenze.

Certamente, dopo questo richiamo, l’ex capo del Governo tedesco, sarà costretta a rivedere le spese e a ridurle.