Lo sbarco dell’Humanity 1 tiene banco sui tavoli della politica, dove l’opposizione si scaglia contro le scelte del governo in materia di immigrazione. Infatti dalla nave sarebbero sbarcati 144 migranti, tutti fragili, donne e bambini. Ancora a bordo 35 uomini senza nessun problema medico.
L’opposizione si è schierata contro questa scelta, in primis Enrico Letta che ha dichiarato che “il carico residuale e lo sbarco selettivo sono inaccettabili e contrarie ai principi di umanità e alle regole internazionali”,
Debora Serracchiani, capogruppo del PD alla camera, ha dichiarato illegittime le scelte del governo, scelte che violerebbero il diritto internazionale e che sarebbero inaccettabili dal punto di vista umanitario.
A Catania non si stanno seguendo le regole internazionali e nazionali, si sta agendo con procedure che non hanno precedenti né giustificazione e che sono gravemente lesive dei diritti di persone che hanno la sola “colpa” di essere scappate dallinferno. La scelta del governo di distinguere arbitrariamente chi può sbarcare e chi no appare anch’essa priva di ogni fondamento giuridico
Serracchiani chiede anche al Ministro Piantedosi di riferire in Aula sulle scelte del governo sugli sbrachi della Humanity 1.
Humanity 1, a bordo Aboubakar Soumahoro
Sulla nave è salito il deputato di Verdi-sinistra italiana Aboubakar Soumahoro, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
Un pool di avvocati sta seguendo la posizione legale dei 35 profughi rimasti a bordo della nave Humanity 1. Non partiranno, perché sarebbe illegale. Ci stiamo attivando per fare valere la legge e il diritto internazionale.
Il deputato ha lanciato un appello al presidente della Repubblica che, come garante della Costituzione
Non può permettere in un contesto democratico che sia l’utilizzo della Carta come un campo da ping pong. Noi non lo consentiremo, mai. Chi sbarca in Italia sbarca in Europa. In Europa non si può dire che i confini italiani sono europei, ma poi quando sbarcano naufraghi i confini sono solo italiani. Selezionare naufragi è in contrasto con Convenzione Onu diritto del mare. La mancanza di mediatori culturali, inoltre, crea vizi di forma nella procedura. Se i restanti naufraghi verrano respinti, violando art.19, impugneremo questa decisione in tutte le sedi opportune. In questo momento al porto di Catania è in corso uno sbarco selettivo. Corpi consumati di naufraghi già sfiniti da freddo, stanchezza, traumi e torture sono considerati, per volontà del governo di Giorgia Meloni degli oggetti. UNA VERGOGNA.
Immigrazione, l’attacco dell’opposizione sulle scelte sugli sbarchi dell’Humanity 1
A bordo anche il senatore del Pd Antonio Nicita:
Siamo ancora qui dopo una lunga notte. Ci sono ancora 25 ragazzi pakistani che “siccome stanno bene” secondo le nuove direttive del Governo dovrebbero ripartire con la nave per essere eventualmente identificati nel paese associato alla bandiera della nave ONG. Ma la nave ha attraccato e secondo le vigenti regole internazionale gli stranieri vanno fatti scendere per essere identificati e valutarne eleggibilità asilo”. “Intorno alle 7 siamo saliti sulla nave con On. Soumahoro perché un ragazzo è collassato e si è ripreso dopo lungo massaggio cardiaco. Abbiamo chiamato un’ambulanza perché vi erano molte auto polizia e carabinieri ma nessuna ambulanza. Dopo venti minuti il ragazzo è stato trasportato in ospedale -prosegue Nicita-. Ci guardano, piangono. Ci dicono che possono scendere perché stanno bene, anche se in realtà sono esausti. Non hanno capito la logica perversa della direttiva del Governo. E noi non riusciamo a spiegargliela. Il comandante aspetta. Ma di certo non ripartirà”.
Gli fa eco il presidente di Più Europa Riccardo Magi.
L’azione sconsiderata del ministro Piantedosi ha prodotto una situazione illegale e paradossale. E’ incredibile che un ministro dell’Interno, di concerto con i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e con quello della Difesa, abbia emanato un atto amministrativo così platealmente in contrasto con le legge italiana che impone che lo straniero rintracciato in occasione dell’attraversamento irregolare della frontiera interna o esterna o giunto nel territorio nazionale a seguito di operazioni di salvataggio in mare è condotto per le esigenze di soccorso e di prima assistenza presso appositi punti di crisi e per le operazioni di rilevamento dattiloscopico e segnaletico. Si aggiunga che i naufraghi rimasti a bordo, in base a una selezione anch’essa operata discrezionalmente, sicuramente non lasceranno il nostro Paese a bordo delle navi che li hanno salvati. Il governo italiano aveva già ricevuto la disponibilità di Paesi europei a condividere l’accoglienza dei profughi e invece ha deciso di imbarcarsi in questa ridicola prova muscolare. Per ragioni ideologiche e mediatiche il governo Meloni sta aggravando il problema anziché cercare la soluzione.