Body positivity cos’è? Alcuni la inquadrano come un fenomeno del momento: tutti ne parlano, ma in che modo?
Partiamo dal comprendere meglio questo specifico concetto, facendo un passo indietro, interrogandoci sul significato.
Body positivity cos’è? Inquadrare il concetto
La Body positivity è un movimento sociale che si concentra sulla lotta contro la derisione del corpo ( comunemente conosciuto come body shamimg ). L’obbiettivo è quello di promuovere completamente l’accettazione di tutti gli aspetti fisici a prescindere da criteri convenzionalmente trasmessi come giusti. Parliamo quindi di numeri, taglie, forme, colore della pelle, genere o abilità fisiche.
Nasce come contestazione di standard di bellezza preimposti e si concentra il più possibile sull’importanza della salute del corpo, piuttosto che sul suo aspetto e il lato estetico.
Non sempre però viene invocato nel modo corretto, soprattutto parlando di regimi alimentari volti al dimagrimento o al mantenimento fisico.
Sfatando il mito che le diete siano per chiunque tutte uguali, è chiaro che bisogni trasmettere un modello di positività e soggettività nel seguire diete, che non può essere improvvisata per inseguire criteri standard non idonei al nostro corpo.
Body positivity cos’è? Ogni corpo ha la sua dieta
Ogni persona è a sé e per funzionare davvero, oltre ad una buona dose di determinazione e forza di volontà, una dieta è bene che sia valutata da un medico specializzato in base a diversi fattori che non possono influire per chiunque allo stesso modo: parliamo dello stato di salute, lo stile di vita dell’individuo ed è necessario anche un buon occhio attento per valutare quanto sia costantemente bilanciato il livello nutrizionale, affinché si evitino squilibri e carenze di ogni sorta.
Prendiamo un esempio di dieta che chiaramente non può essere valida per tutti e che è fatta su misura per l’ex Spice girl Victoria Beckham che da un quarto di secolo, secondo il marito David, mangia sempre le solite cose, ovvero:
pesce alla griglia e verdure al vapore ( tra i suoi piatti preferiti ci sono il salmone di Dover accompagnato da broccoli e carciofi e condito con aceto balsamico, budini di semi di Chia e insalatone con avocado, l’unico grasso “buono” che si concede).
l parere degli esperti
A confermare queste teorie riportiamo le dichiarazioni Susanna Grassi, psicologa esperta in psicologia estetica e nutrizionista:
“Cominciamo con il dire che nessuna dieta è davvero “no carbs” – precisa l’esperta – perché anche nei vegetali ci sono quantità di carboidrati. Parliamo invece di diete “low carbs” o “very low carbs”. Le linee guida internazionali, validate da anni di ricerche, suggeriscono che circa metà della nostra energia quotidiana debba provenire dai carboidrati complessi: il modo più sano per alimentarsi è comporre un “healty plate” che comprenda carboidrati e proteine in pari quantità e il doppio di vegetali. Cercare di escludere i carboidrati dalla dieta è sbagliato: si dimagrisce rapidamente ma si perdono acqua e tessuto muscolare. Nel lungo periodo si può anche andare incontro a un abbassamento del Ph del sangue con seri problemi di salute oltre a stitichezza, disidratazione, difficoltà di concentrazione. Sicuramente, per evitare che questo accada, Victoria Beckham è seguita da medici e nutrizionisti che monitorano il suo stato di salute integrando eventuali carenze. Ma questo va fatto da uno specialista e assolutamente non con il fai-da-te. Alcuni aspetti della sua dieta sono certamente positivi, come invertire la proporzione tra carne e pesce, consumandolo almeno 3 o 4 volte alla settimana. Ottimo anche l’utilizzo dei semi di chia, che sono ricchi di Omega3 e di fibre che aiutano la funzionalità intestinale, soprattutto a colazione”.
L’esperta spiega così la Body positivity cos’è: il vero valore contro il bullismo
“Il valore intrinseco della body positivity è quello dell’inclusione e della tolleranza non solo verso chi ha qualche chilo di troppo ma più in generale: ogni forma di bullismo e di intolleranza va combattuto. Ma sono necessari dei chiarimenti. Più che di body positivity, ad esempio, sarebbe meglio parlare di self positivity, in cui il concetto di salute deve essere sempre posto al primo posto. Modelli estetici di forte sovrappeso, al pari di quelli di grave sottopeso, sono esempi che non promuovono la salute ma anzi ne rappresentano una possibile minaccia. A livello psicologico, poi, non bisogna sottovalutare l’importanza di come una persona si sente con sé stessa. Se Victoria Beckham, nel rispetto della sua salute, è felice di seguire per 25 anni un regime dietetico rigido e un allenamento costante, allora ha tutto il diritto di farlo”.