Brutta tegola per Carlos Alcaraz: l’infortunio accusato nella giornata di ieri a Parigi si è rivelato peggiore del previsto. Lo spagnolo, infatti, oggi ha svolto gli esami strumentali del caso per capire l’entità del problema: trattasi di strappo addominale per un tempo di recupero stimato in 6 settimane. È chiaro che questo infortunio lo escluderà automaticamente dalle ATP Finals 2022, così come dalla Coppa Davis. Al suo posto subentra l’americano Taylor Fritz, prima riserva Hurkacz, seconda Rune.

Queste le parole di Alcaraz a riguardo:

Dopo il mio ritiro ieri ed sono stato valutato dalla mia équipe medica. Purtroppo questo è il risultato del mio infortunio: uno strappo obliquo interno della parete addominale sinistra con un tempo di recupero stimato di sei settimane. Sfortunatamente non parteciperò alle ATP Finals e alla fase finale di Coppa Davis. È dura e doloroso per me perdere questi due eventi, che sono così importanti per me, ma tutto ciò che posso fare è essere positivo e concentrarmi sulla mia guarigione. Grazie per il sostegno.

ATP Paris-Bercy 2022, la finale sarà Djokovic-Rune

Nel frattempo, la finale del Master 1000 di Parigi-Bercy sarà tra Novak Djokovic-Holger Rune. Il serbo ha battuto Tsitsipas con il punteggio di 6-2 3-6 7-6(4), mentre il norvegese ha regolato Auger-Aliassime in due set (6-4, 6-2), chiudendo la striscia positiva di 16 vittorie di fila del canadese. Si tratta della prima finale 1000 in carriera per Rune. Confronto all’ultimo atto inedito, ma non troppo. Queste le parole di Djokovic in conferenza stampa raccolte da UbiTennis:

Lo conosco abbastanza bene perché ci siamo allenati spesso insieme. Mi piace molto: è un bravo ragazzo, ha una grande famiglia, un grande gruppo di persone intorno a lui. È un gran lavoratore, ha una bella etica del lavoro e merita il suo successo. Seguo la sua crescita da circa tre/quattro anni, dai Challenger a ora che è nella Top 15. Non ho dubbi che lui sia il futuro del nostro sport insieme con Alcaraz e altri ragazzi. Spero di impedire il suo primo titolo in un Master 1000. Andiamo molto d’accordo, fuori dal campo e ovviamente in campo. Abbiamo giocato contro una sola volta, nell’ultimo US Open con una bella battaglia di quattro set. È migliorato molto ed è fisicamente molto in forma. È molto giovane e non ha niente da perdere. Mi aspetto di vederlo domani come ha giocato oggi con un gioco aggressivo e che mette pressione. Mi ricorda me stesso: un solido rovescio, un’ottima difesa e la competizione in ogni punto. Penso sia un ottimo elemento per il nostro sport.