Il Mammone, film con Diego Abatantuono in arrivo su Sky Cinema 1 e NOW il 7 novembre. Un lancio esplosivo per l’attore comico sul finire di questo 2022. Arriva una commedia nel periodo autunnale, ispirata al film francese Tanguy, diretto da Etienne Chatiliez con sceneggiatura di Laurent Chouchan e Etienne Chatiliez.
Il Mammone: il cast e dove vederlo
La versione italiana, Il Mammone, con gli interpreti Diego Abatantuono e Angela Finocchiaro, vede alla regia Giovanni Bognetti. Rispettivamente interpretano Piero e Anna Bonelli, protagonisti del film. Ad interpretare il figlio della famiglia Bonelli c’è l’attore Andrea Pisani (è Aldo) e abbiamo Michela Giraud nei panni di Amalia, un altro personaggio che avrà a che fare con le vicende della famiglia Bonelli.
Nonostante i toni comici del film, non mancano profondi spunti di riflessione sul punto di vista di molti genitori nei confronti dei figli e della visione diffusa in Italia sul mondo del lavoro.
Qui su TAG24 siamo pronti ad esplorare la trama e approfondire i personaggi di Il Mammone. Osserviamo più da vicino i dettagli che potrà offrire il film, senza risparmiare il punto di vista dell’interprete principale della pellicola: Diego Abatantuono.
Il film sarà disponibile Sky Cinema 1 e NOW il 7 novembre
Il Mammone: la trama
Il film si basa su una storia familiare. I primi protagonisti sono i coniugi Borelli che hanno un figlio molto attaccato ai suoi genitori.
Il figlio di 35 anni, Aldo, è insegnante all’università di letteratura giapponese. Richiede continuamente l’attenzione dei suoi genitori anche durante gli orari meno comodi del giorno e della notte. Approfitta della loro vicinanza per adagiarsi nel corso delle sue giornate e la situazione degenererà. I coniugi cercheranno diversi modi per far uscire loro figlio di casa in tutti i modi.
La sinossi ufficiale rilasciata direttamente da Warner Bros:
“L’antico proverbio giapponese “Quando sei mamma lo sei per sempre” è un mantra nella famiglia Bonelli. Aldo, figlio unico di Piero e Anna, nonostante i suoi 35 anni suonati, l’indipendenza economica, una brillante carriera accademica come professore universitario e innumerevoli occasioni di lavoro all’estero, vive ancora felicemente a casa con la madre e il padre. Un giorno però i genitori realizzano quello che mai avrebbero pensato: non lo sopportano più. Inizia in casa una vera e propria guerra fredda, nella quale i coniugi Bonelli cercano di far emancipare Aldo e metterlo alla porta con ogni mezzo a loro disposizione. Il ragazzo però ha delle risorse inaspettate e non è un tipo che si arrende facilmente.”
Cosa pensa Diego Abatantuono
Scopriamo insieme il punto di vista di Diego Abatantuono, l’interprete di papà Borelli. In una recente intervista per il Corriere della sera ha parlato dell’atmosfera che si respira durante la visione del film. Un’esasperazione creata per far ridere, a quanto detto dall’attore:
“Le commedie classiche dove si ride non sono tante, ma in questo film si ride, ci si diverte, è una commedia costruita sull’interpretazione degli attori con un tema molto preciso: si affronta la questione dei “mammoni” in maniera esasperata; al cinema bisogna raccontare storie dove succede qualcosa, perché se racconti la vita di uno a cui non capita nulla il film diventa lentino. È nell’essenza del cinema raccontare il clamoroso”.
Un punto di vista in più, da parte dell’attore, che riguarda invece più nello specifico il tema affrontato in il Mammone:
“Tanti si concentrano sulla mancanza del lavoro, sull’impossibilità economica, ma credo anche che la nostra generazione nel dopoguerra si sia focalizzata troppo sul foglio di carta, sul fatto che i figli non dovevano fare la fatica che hanno fatto i genitori. Si sono messi tutti a studiare, anche chi non era portato… Questa fissa di far studiare i figli ha prolungato il percorso scolastico e così nel frattempo abbiamo anche perso grandi falegnami, grandi idraulici.”
E per quanto riguarda l’educazione dei figli, l’attore non può certamente negare di aver avuto una fortuna dettata dalla disponibilità economica:
“Anche in questo caso ho avuto una vita anomala, fatta di possibilità economiche che mi permettevano di prendere determinate decisioni. Ai ragazzi ho preso una casa quando avevano 18/19 anni, ma egoisticamente sono contento se stanno da me, anche adesso. Ci vediamo molto, vediamo le partite insieme.”