Il ministro Piantedosi mette subito le cose in chiaro. Le navi Humanity 1 della ong Sea Watch, con 179 persone a bordo, e la nave di soccorso RiseAbove della ong Lifeline con a bordo 95 persone, sono entrate nelle acque territoriali italiane.
La prima, secondo il tracciato di Vesselfinder, fa rotta verso Catania mentre la seconda è al largo di Siracusa. Contattato da Radio Radicale, l’equipaggio di quest’ultima ha affermato: “Abbiamo richiesto un medevac, purtroppo le condizioni a bordo ci costringeranno ad entrare in porto molto presto“.(br)
Le condizioni meteo al largo della Sicilia sono molto peggiorate nelle ultime ore e per le prossime ore è prevista una tempesta, con onde alte fino a sei metri.
Migranti Ong. “Solo donne incinte e bambini”
Vedremo che cosa succede, questa è una partita. Nel frattempo è successo che a Bruxelles ci sono stati dei contatti, c’è stata la Francia che ha fatto una prima apertura molto importante di accettare la possibilità di far sbarcare li’ una delle altre navi, la Ocean Viking“
“E un segnale importante che non ci risolve il problema dei paesi di bandiera ma è una situazione che va seguita ora per ora. Sbarcheremo solo donne incinte e bambini, chi non avrà requisiti dovrà tornare nelle acque internazionali”. Lo ha evidenziato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa, alla fine del cdm.
Meloni e Salvini: “Monitoreremo le Ong”
“Continuiamo ad affrontare anche la vicenda che riguarda la questione delle Ong, delle navi che sono nel Mediterraneo e che si occupano dei migranti”
“E’ giusto che Piantedosi aggiorni la stampa sulle determinazioni del governo italiano a fronte delle risposte che ci sono arrivate nei giorni scorsi quando abbiamo fatto gli interpelli con i quali cerchiamo di far rispettare quello che secondo noi è il diritto internazionale“, ha commentato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa dopo il Cdm.
“Come sempre garantiremo soccorso e assistenza, ma vietiamo la sosta nelle acque territoriali italiane per le ong straniere. Orgoglioso di aver firmato il provvedimento, insieme ai Ministri Piantedosi e Crosetto. Difendere l’Italia non è un reato bensi’ un dovere“, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “Finalmente si tornano a difendere i confini e le leggi del nostro Paese“, ha poi commentato al termine della riunoine del consiglio dei ministri.