Era il 4 novembre del 1922 quando venne scoperta la Tomba di Tutankhamon.
Fu l’archeologo Howard Carter a svelare la prima tomba egizia intatta nella Valle dei Re.
Quel ritrovamento, risalente a cento anni fa, consegnò all’umanità uno dei tesori più preziosi appartenenti all’Antico Egitto.
Oggi, la tomba del noto “Faraone bambino”, salito al trono a soli 9 anni e morto poco prima di compierne 19, è conservata al Museo Egizio del Cairo.
La sua splendida maschera d’oro e lapislazzuli è diventata il simbolo di uno dei volti più conosciuti di sempre e ha reso eterno il suo sguardo.
La scoperta delle Tomba del faraone Tutankhamon
Dopo diversi mesi di ricerche, il 4 novembre del 1922, l’archeologo Howard Carter fece una scoperta che cambiò per sempre le sorti dell’archeologia moderna, la tomba del faraone Tutankhamon.
Mentre si trovava nella Valle dei Re, Carter stava per gettare la spugna e abbandonare le ricerche quando si trovò di fronte ad una scalinata, proprio davanti alla tomba di Ramses VI.
Seguendo i gradini, l’archeologo arrivò in una stanza vuota. Una serie di geroglifici lo indirizzarono verso una porta oltre la quale si trovava la tomba di Tutankhamon e praticando un foro per sbirciare all’interno ne riconobbe lo scintillio dell’oro.
La gigantesca porta in pietra, posta a protezione della tomba, fu aperta con meticolosa accuratezza e, solo nel 1923 fu possibile entrare nella camera funeraria.
Da quel momento, passarono diversi anni prima che la tomba venisse messa in totale sicurezza e tutto ciò che fu ritrovato al suo interno venne attentamente catalogato. Al suo interno, infatti, vennero ritrovati almeno cinquemila oggetti preziosi, tra i quali diverse statue raffiguranti persone, divinità e animali, oltre a catafalchi, letti, armi, gioielli e altri oggetti vari.
Era il 1925 quando il sarcofago del giovane faraone venne scoperchiato, rivelando uno dei reperti egiziani più celebri di sempre.
La mummia del giovane faraone, ricoperta di gioielli e protetta da una splendida maschera dorata, tappezzata di lapislazzuli, era alloggiata dentro un complicato sistema di quattro scrigni e quattro meravigliosi sarcofagi realizzati con 110 chili d’oro.
Attraverso delle approfondite indagini, emerse che l’archeologo non era stato il primo a ritrovare la tomba ma, qualcun altro prima di lui aveva rotto i sigilli tentando un furto rimasto incompiuto.
Come morì Tutankhamon
Tutankhamon era un giovane sovrano appartenente alla XVIII dinastia.
Il giovane, salì al trono all’età di 9 anni ma morì qualche anno dopo, nel 1328 a.C. all’età di 18 anni, a causa di una malattia.
Il giovane Tutankhamon, aveva contratto la malaria e a conferma di questo problema di salute, all’interno della tomba sono state ritrovate diverse piante dalle proprietà curative utilizzate in tempi antichi, proprio per combattere questa malattia.
Tuttavia, secondo gli studiosi, pare che alcuni oggetti siano stati posti all’interno della camera funeraria con inopportuna fretta, segno che nessuno si aspettava la prematura scomparsa del giovane Tutankhamon.
La scoperta della tomba di Tutankhamon aprì scenari inediti. Proprio in seguito a questo ritrovamento, fu facile immaginare che, in quello stesso luogo potesse essere stata nascosta anche la tomba della madre, la regina Nefertiti.
Durante gli anni seguenti, i radar geotermici sono stati impiegati senza successo alla ricerca di altri tesori nascosti che però, non furono mai ritrovati.
Dunque, a distanza di un secolo da quella storica rivelazione, è possibile affermare che la scoperta della tomba del giovane Tutankhamon rimane uno dei ritrovamenti più importanti dell’archeologia moderna.